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Variante Xe, efficacia vaccini e confronto con le altre mutazioni: chiarimenti da Abrignani

05/04/2022 09:29 - Aggiornamento 05/04/2022 09:37

«Un virus come il Sars-cov2 muta continuamente e può quindi generare delle varianti. La variante Xe, che è apparsa recentemente nel Regno Unito, è un ibrido tra Omicron e Omicron 2». Così Sergio Abrignani, immunologo dell’Università Statale di Milano, in un’intervista concessa a «Libero Quotidiano». Non è uno dagli slogan facili, tantomeno ad effetto. La variante «deve ancora essere studiata a fondo per capire, effettivamente, quanto impatterà sulla pandemia. Però, sappiamo, per esempio, che fa parte della famiglia Omicron, per cui non dovrebbe riservarci grosse sorprese».

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Variante Xe, efficacia vaccini e confronto con le altre mutazioni: chiarimenti da Abrignani

La domanda che ci poniamo tutti è Xe sfuggirà all’efficacia dei vaccini«È il punto. I vaccini che abbiamo adesso sono stati tarati sul ceppo di Wuhan e non su Omicron. Per questo non sono molto efficaci sulle infezioni, malo sono, invece, sulla malattia grave. Chi ha fatto tre dosi è protetto fino al 92%, è un’ottima base di partenza. E dovrebbe valere anche per la variante Xe», ha spiegato il professor Sergio Abrignani. A proposito della quarta dose l’esperto ha detto: «L’Fda e il Cdc (la Food and drugs administration, cioè l’ente statunitense che si occupa della regolamentazione dei farmaci, e i Centers of disease control che fanno prevenzione sulla sanità pubblica negli Usa, ndr) hanno rilasciato un comunicato nel quale scrivono che non fa male. Però, contestualmente, non aggiungono che sia anche efficace». In altre parole «che i vantaggi sono minimi. È la stessa conclusione a cui sono arrivati anche i ricercatori israeliani».

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Cosa sono i vaccini bivalenti

Qualche parola anche sui “vaccini bivalenti”, che dovrebbero essere pronti per ottobre: «Sia Pfizer che Moderna stanno mettendo a punto un vaccino che varrà sia per il coronavirus che per l’influenza. Di nuovo, occorre aspettare. E, soprattutto, procedere a passi comuni, almeno in Europa. Sarebbe un ottimo strumento», ha detto Abrignani. Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi? Il Covid ci lascerà stare? «Non pensiamo che andrà via, piuttosto diventerà endemico. Come l’influenza stagionale. Dopo due anni di emergenza ce ne siamo dimenticati, ma anche l’influenza è una cosa seria», ha affermato l’immunologo. L’esperto ha ribadito sul finale l’importanza della vaccinazione: «I non vaccinati corrono dieci volte di più il rischio di morire per coronavirus di chi si è vaccinato. Vuole sapere, in concreto, cosa significa? Che ogni giorno, in Italia, su una media di 120 vittime, un numero che oscilla tra quaranta e cinquanta è quello delle persone decedute unicamente perché non hanno voluto vaccinarsi». Leggi anche l’articolo —> Quarta dose di vaccino Covid, Speranza fa chiarezza: “Non sarà per tutti”

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