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Vasco Rossi: «Agli scalini del Modena Park mi sono ricordato di quando mi misero in galera»

25/06/2020 13:35

Vasco Rossi si è raccontato in una lunga intervista che sarà raccolta nel libro “One Way Ticket” di Armando Gallo, in uscita nel 2021. L’aedo di Zocca ha ricordato non soltanto i suoi innumerevoli successi, come quello del Modena Park, che lo ha visto esibirsi davanti a 200mila persone, ma anche dei momenti difficili, come quello passato in carcere e in ospedale. A pochi giorni dallo speciale di Rai Uno “La Tempesta Perfetta” di Giorgio Verdelli, in onda il primo luglio alle 20:35, per ricordare il grande evento, il settimanale ‘Oggi’ ha pubblicato delle indiscrezioni, ampi stralci dell’intervista, che mostra il lato più intimo del rocker italiano più amato di sempre.

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Vasco Rossi

Vasco Rossi: «Agli scalini del Modena Park mi sono ricordato di quando mi misero in galera»

Parlando del Modena Park di tre anni fa Vasco Rossi ha confessato: «Avevo davanti gli scalini che mi avrebbero portato sul palco e mi sono ricordato quando andai dentro, quando mi misero in galera che dovevo salire le scale per entrare in carcere. E mi è venuto da ridere. Sempre scale sono, ho pensato. Poi ho preso il microfono e sono salito, lentamente, inebriato da un grande senso di soddisfazione per essere stato capace di tenere duro per tutti questi anni, per essere riuscito a trasformare tutte le avversità in successi». E si è tolto qualche sassolino il papà di ‘Albachiara’: «Una cosa, capito, che se fosse successo a Londra o a New York, ma anche a Roma o a Milano probabilmente, ne avrebbero parlato i tg di tutto il mondo. Ma va bene così, mi tengo stretto un senso di soddisfazione grandissimo perché tutto ha funzionato senza il minimo intoppo, anche sotto il profilo dell’ordine pubblico… la tempesta perfetta. Una cosa del genere non sarà neanche più ripetibile, io sinceramente non lo farò mai più». 

Vasco Rossi

«Non ero mai stato in ospedale. È stata un’esperienza grande e terribile»

Il cantante ha parlato poi dei problemi di salute e del periodo buio in cui ha fatto preoccupare familiari, ammiratori e amici: «Non ero mai stato in ospedale prima, non ero mai stato malato per più di tre giorni. Ho scoperto il mondo della malattia, del dolore, della sofferenza. È stata un’esperienza grande e terribile, ma questo l’ho capito dopo. Quando, dopo aver cominciato a sentirmi meglio, ho rivisto il mondo con occhi diversi… Adesso ho molta più consapevolezza». leggi anche l’articolo —> Vasco Rossi presenta Silvia, musa ispiratrice dell’omonima canzone: «Abitava vicino a casa mia e…»