Si ferma appena prima la soglia del 2000, quella data così simbolica che segna il confine tra gli anni ‘90 e il nuovo millennio: “Vent’anni di Roma by night 1980-1999” è il gruppo Facebook pensato per far rivivere l’atmosfera autentica della capitale negli anni che seguirono la Hollywood sul Tevere. «Dopo i Sessanta e i Settanta noi pensavamo di essere arrivati al capolinea, invece…»: invece c’era ancora molto da tirar fuori da quella città dal fascino irripetibile. È Corrado Rizza a raccontare a Dagospia la nascita del gruppo social che conta oggi quasi 9 mila e 500 iscritti.
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“Vent’anni di Roma by night”: il gruppo Facebook per rivivere gli anni ’80 e ’90 in modo autentico
Dj e produttore 58enne, tra i fondatori di Vent’anni di Roma by night – “l’unico gruppo Facebook a cui vale la pena iscriversi”, secondo Dagospia – Rizza vuole testimoniare quel periodo di grandi trasformazioni vissuto da protagonista. “Tra aneddoti, foto e video, – si legge sulla pagina – cerchiamo di raccontare ciò che abbiamo vissuto”. Racconti per immagini ed emozioni provate in prima persona dai contemporanei dell’epoca, e magari sognate da chi – venuto dopo – si consola in una ‘nostalgia virtuale’ nel rammarico di non averle assaporate. Da David Bowie a James Brown, da Monica Bellucci a Moana Pozzi, tutte le icone di quegli anni in ritagli di giornale, remix introvabili, feste, dj. «Dentro ci trovi tutti quelli veri, – spiega Corrado – testimoni di un racconto collettivo dal quale abbiamo bandito i post con le copertine dei dischi e i video di YouTube».
«Il clima che respiravi a Roma era lo stesso di New York, Rio, Tokyo…»
Una galleria di ricordi e documenti spesso inediti che, «un po’ come una Wikipedia di quegli anni romani», ricostruisce l’atmosfera di una città «ricca, opulenta, che soltanto dopo abbiamo scoperto essere inquinata dalla politica e dal malaffare». Un’atmosfera internazionale: «Il clima che respiravi a Roma, – dice il fondatore di Vent’anni di Roma by night – l’energia creativa erano gli stessi di New York, Rio, Tokyo… Tra gli studi di Cinecittà e lo show televisivo ‘Fantastico’ la Capitale attirava personaggi da tutto il mondo e la sera dove andavano a ballare? Al Gilda, al Piper, all’Histeria, al Much More…».
Un periodo pionieristico per l’introduzione di una mentalità più libera ed emancipata: «Paradossalmente – afferma il dj che oggi vive a Miami – la trasgressione, l’omosessualità e la transessualità erano più accettate allora. Il brano Gente della notte di Jovanotti descrive alla perfezione quella tribù: “Baristi, spacciatori, puttane e giornalai, poliziotti, travestiti, gente in cerca di guai. Padroni di locali, spogliarelliste, camionisti. Metronotte, ladri e giornalisti…”». >> Facebook, post cancellati e segnalati come spam: impossibile ri-condividere i link