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Elezioni a Milano, Vittorio Feltri si iscrive a FdI: «Ecco perché ho detto sì alla Meloni…»

06/07/2021 12:25 - Aggiornamento 06/07/2021 12:49

Vittorio Feltri guiderà la lista di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni amministrative di Milano. L’annuncio è arrivato proprio dalla leader del partito, Giorgia Meloni, nel corso della presentazione del suo libro a Palazzo Reale. «Sono estremamente fiera di annunciare, non solo che il direttore Vittorio Feltri ha deciso di iscriversi a Fratelli d’Italia, ma l’abbiamo anche convinto con facilità a guidare la nostra lista per le prossime amministrative a Milano», ha spiegato la politica romana. All’agenzia “Adnkronos” il giornalista ha voluto chiarire i motivi della sua adesione.

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Elezioni a Milano, Vittorio Feltri si iscrive a Fratelli di Italia: «Perché ho detto sì alla Meloni»

«Conosco Giorgia Meloni da molto tempo, vado d’accordo con lei, non sono appassionato particolarmente di politica ma quando mi ha chiesto la disponibilità a candidarmi, ho detto di sì. Se me lo avesse chiesto qualsiasi altro, non avrei accettato», queste le parole del fondatore di “Libero”, Vittorio Feltri, all’agenzia Adnkronos dopo l’annuncio di Giorgia Meloni. Il direttore ha poi chiarito perché ha scelto di iscriversi a FdI e guidare la lista alle prossime elezioni amministrative. «Ho deciso nello spazio di un giorno. Anche perché, quando si era fatto il mio nome come sindaco, avevo subito detto di no. Ma come consigliere lo posso fare, non la trovo una cosa così devastante per la mia vita. Aggiungo un’occupazione ad un’occupazione che ho già. Continuerò a fare il direttore editoriale di Libero, perché il consigliere non è che sta lì tutto il giorno. Non è un lavoro, è una collaborazione», ha spiegato il bergamasco.

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«Cercherò di capire come funziona la baracca, perché non sono uno pratico»

Feltri ha le idee chiare: «Io avrei soltanto un paio di obiettivi molto forti: quello di eliminare le piste ciclabili che hanno paralizzato la città, di combattere i monopattini e cercare di restituire a Milano un immagine anche esteriore che sia migliore di quella che è stata disegnata nell’ultimo anno e mezzo con il Covid. Milano in fondo è rimasta la prima città italiana, cerchiamo di ribadirlo». Sarà una città accogliente? «Deve essere accogliente, lo è sempre stata e continuerà ad esserlo ancora di più. Naturalmente, offrendo a chi viene a Milano delle opportunità più allettanti. Questo si può fare». Non ha mai fatto politica, ma è pronto ad “imparare”: «Quando sarò lì, cercherò di capire come funziona la baracca, perché non sono pratico. Io non capisco niente, ma di solito sono uno che intuisce quasi tutto», ha concluso con il suo solito humour il giornalista. Leggi anche l’articolo —> Giorgia Meloni ha la laurea? Il curriculum della leader di “Fratelli di Italia”

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