Viviana Parisi marito: Daniele Mondello per mesi, appoggiato dai familiari, ha sostenuto in televisione che sua moglie non si sarebbe suicidata. Tanto meno che avrebbe potuto far del male al loro adorato bambino di 4 anni, Gioele. Negava che la donna stesse male, sosteneva infatti che il suo periodo ‘buio’ dovuto al recente lockdown da pandemia fosse ormai superato. Che fino a pochi giorni prima della scomparsa – il 3 agosto 2020 – loro tre avevano trascorso delle serene giornate al mare, che il peggio fosse dunque alle spalle.
Viviana Parisi intercettazioni shock ai familiari, la cognata: «Mio nipote Gioele lo ha ammazzato lei»
Non solo, ipotizzava, avallando le ricostruzioni dei suoi consulenti, che qualcuno, un non meglio precisato soggetto ignoto, nei boschi di Caronia avesse fatto del male a Viviana e Gioele. In più occasioni anche i familiari della dj 43enne, intervistati da diverse trasmissioni televisive, ribadivano che la donna stava bene. Negavano l’ipotesi paventata dalla Procura di Patti fin da subito: il disturbo psichiatrico quale possibile causa scatenante dell’allontanamento della donna e il conseguente omicidio-suicidio.
Nel giallo di Caronia c’è però una seconda, ancora più amara, faccia della medaglia. Da quando il Procuratore capo di Patti Angelo Vittorio Cavallo ha chiesto l’archiviazione del caso sono emerse infatti sconcertanti intercettazioni fatte ai familiari, dalle quali si evincerebbe una realtà ben diversa da quella che le famiglie Parisi e Mondello si erano prodigate a far emergere a mezzo stampa. Spicca la piena consapevolezza da parte di tutti che Viviana soffrisse di gravi disturbi psichici che ormai condizionavano la vita di tutti loro. (Continua a leggere dopo la foto)
In tv negavano la ricostruzione degli inquirenti, che, cioè, la donna avrebbe prima strangolato il figlio e poi si sarebbe tolta la vita lanciandosi dal traliccio, ai piedi del quale è stata trovata nel pomeriggio del 6 agosto. In privato invece nutrivano le medesime tragiche convinzioni della magistratura inquirente! Alcuni stralci delle intercettazioni stanno rimbalzando da una testata giornalistica all’altra. E lasciano di stucco chi legge.
Daniele Mondello da una intercettazione visionata dall’Adnkronos, affermava che sua moglie soffriva di manie di persecuzione, si sentiva inseguita e pedinata. «E invece con l’incidente, là si è cacata di sotto, chissà cosa gli è sembrato, ha pensato chissà ora cosa succede, o magari gli sembrava di essere inseguita. Perché lei mi diceva così, il fatto di essere seguita…che la seguivano con le macchine grosse».
«Per esempio ti vedeva a te che avevi la macchina, che tu hai la X… là…che cazzo è…e a lei gli sembrava che inseguivano a lei. Diceva che la inseguivano macchine grosse. Aveva questa cosa qua. Sì sì. Che la seguivano, che la guardavano; sì, manie di persecuzione, e si si…si fissava, si fissava…», diceva l’uomo intercettato subito dopo la scomparsa di Viviana e Gioele.
Le fissazioni di Viviana
«Non me l’aspettavo una cosa così, che andava a finire così. Pensavo che lei se ne era scappata, perché si spaventava che gli prendevano il bambino’ aveva la fissazione che gli prendevano questo bambino e quindi non lo so boh… se ne è scappata?… che cazzo ne so… ora martedì vediamo nell’autopsia». Alle 21.42 del 9 agosto 2020, il giorno dopo il ritrovamento del corpo senza vita di Viviana Parisi, il marito parla con l’amico Tonino.
«Lei era malata, diceva sempre che mi sarebbe successo qualcosa a me e al bambino. A me e al bambino. Aveva sempre queste paure allucinanti, delle paure pazzesche». Lo riporta l’Adnkronos. E aggiunge: «Secondo me gli è scoppiato il cuore… gli è venuto un attacco cardiaco… troppo caldo, troppo…». Non sa di essere intercettato, parla spontaneamente. L’amico gli dice: «Sì, ma c’è qualcosa che non va, secondo me, dico». E Daniele: «Sì, perché non si trova il bambino, quella è una cosa strana». E aggiunge: «Mi stanno massacrando, per quello che mi dicono… io non leggo niente». Tonino quindi replica: «Tipo che la colpa è tua. Ma che cazzo…». Poi Daniele Mondello sbotta: «Che cattiveria. Ma che ne sanno le persone di quello che ho passato io […] Non si è voluta fare aiutare, io ho fatto il possibile, ma…».
Addirittura Daniele esclude che qualcuno possa aver rapito Gioele per fargli del male. Quando l’amico lo ipotizza, lui risponde: «A me sembra difficile, perché lei era malata, capito? Aveva questo problema qua, di persecuzione, hai capito? Si spaventava che […] Le è venuto qualche attacco cardiaco e il bambino è rimasto là solo come un cane». A quel punto l’uomo ipotizza che Viviana, subito dopo l’incidente, potesse essersi nascosta per non farsi trovare da chi la stava cercando. Lei, infatti, temeva che le togliessero il bambino per via dei suoi disturbi psichici. «Forse lei, che ne sappiamo, è possibile che si sia prima nascosta e poi… sì, nascosta e non la vedevano. Magari lei passava e vedeva i lampeggianti e quindi si è nascosta, si spaventava. Pensava, ora qua mi prendono il bambino. Chissà cosa gli faceva dire la testa».
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La famiglia ha cercato di nascondere il tentato suicidio di Viviana
Dalle intercettazioni telefoniche emergerebbe altresì il tentativo della famiglia di nascondere a tutti, in primis gli inquirenti, che Viviana aveva di recente tentato il suicidio. «È appena uscito adesso, al telegiornale, che hanno trovato il secondo certificato, di quando mia sorella ha tentato il suicidio», dice la sorella di Viviana, Denise Parisi, al suo compagno. La donna aggiungeva che di quella vicenda non ne aveva parlato con nessuno.
«Effettivamente Denise Parisi, escussa in data 5 agosto, si era ben guardata dal riferire tale circostanza agli inquirenti, pur se di indubbia rilevanza – scrive il Procuratore capo Angelo Vittorio Cavallo – il suo compagno la rassicurava, dicendole che loro non potevano anche non saperlo («e va beh, potevamo non saperlo no?!!»). Il compagno suggeriva addirittura alla donna di negare di aver mai visto quel certificato o comunque di essere a conoscenza del suo contenuto qualora qualcuno glielo avesse richiesto. Queste le sue parole: «Tu questo certificato lo hai visto che l’hai visto, e c’è scritto altro, quindi, hai capito? Cioè, se chiunque ti dice, senti, guarda, a me non risulta!!».
L’esorcista per Viviana: i familiari volevano contattarne uno
Dopo l’ennesima crisi di Viviana Parisi, i familiari volevano portarla da un esorcista. «Tutte ‘ste crisi che ha, ma senti, andiamo dal prete? La volevo portare dal prete, quello là di Gazzi, che è un prete esorcista», dice Mariella Mondello, cognata della deejay, parlando con un’amica. Era il 20 agosto 2020, il giorno dopo il ritrovamento del piccolo Gioele. «Poi una le pensa tutte… ». Poi, ancora: «Sono arrabbiata con Viviana… A mio nipote me lo ha ammazzato lei. Per la sua testa, per le sue cose, noi ci abbiamo messo tutto il nostro impegno, ma lei non si è voluta curare».
Le interviste a pagamento di Daniele Mondello, lui smentisce
Al cognato disposto a farsi intervistare in esclusiva su un rete nazionale «per mille euro», il marito di Viviana proponeva di alzare la posta. «Ma non esiste. Almeno… ma… il più scarso deve essere cinquemila euro. Se no non ci vado, non mi interessa non mi sbatto». I due, riferiscono le indiscrezioni di queste ore, avrebbero dialogato a lungo sulla possibilità di partecipare a pagamento a una trasmissione tv.
«Stiamo ancora studiando le carte della richiesta di archiviazione presentata dalla Procura di Patti ma faremo richiesta di opposizione: ci sono molti elementi che non ci convincono nella tesi dei pm». Lo fa sapere intanto l’avvocato Pietro Venuti, uno dei legali di Daniele Mondello padre di Gioele e marito di Viviana Parisi. Nelle stesse ora l’altro legale dell’uomo, Claudio Mondello, parla di “macchina del fango”, nega le accuse di tentata mercificazione delle interviste da parte del suo assistito. Soprattutto conferma di non aver mai ricevuto denaro da qualsivoglia emittente televisiva in cambio di un’intervista. Qui sotto il post integrale apparso sulla pagina Facebook di Daniele Mondello: