Morte Viviana Parisi: con il passare delle ore la drammatica ricostruzione fatta dagli inquirenti in merito al giallo di Caronia trova conferma. Per la Procura di Patti che coordina il caso, infatti, la dj aveva già in mente da tempo di uccidere il figlio per poi togliersi la vita.
Viviana Parisi, un piano di morte premeditato da tempo?
Secondo le indiscrezioni emerse nei giorni scorsi, appunto, la donna avrebbe tentato il suicidio già lo scorso giugno, ingerendo un’ingente quantità di pillole. “Viviana ci aveva già tentato da sola, non riuscendoci, il 28 giugno scorso, ingerendo 8 pillole di un farmaco antidepressivo” – scrive il Corriere.it – Tant’è che esce a Sant’Agata Militello, superando quindi Milazzo, senza pagare il biglietto, citofonando all’operatore che le consegna la ricevuta di addebito. Fa rifornimento e si immette nuovamente sull’autostrada per Palermo. Lo dimostrano le immagini della telecamera piazzata nella stazione di servizio”.
Sembra quindi che non vi sia spazio per verità ‘altre’, in questa terribile storia. La mattina del 3 agosto scorso, inoltre, la dj aveva lasciato a casa il cellulare, rendendosi intenzionalmente irreperibile perché stava per mettere in atto il suo piano di morte. Sua e del figlio Gioele. Sul cruscotto della sua auto sono stati rinvenuti i due certificati medici che attestavano il suo stato di depressione. Ad oggi secondo le indagini, si apprende, la magistratura inquirente avrebbe ragione di ritenere che il suo particolare stato psichico avvalori la tesi dell’omicidio-suicidio.