«Mario è un ragazzo affettuoso, quando vede qualcuno in difficoltà deve difenderlo, è fatto così. Ed è per questo che è successo tutto. Quel sabato sera è uscito, è tornato a casa intorno alle 4,30 di domenica. Io ero sveglio, mi ha salutato e mi ha detto che sarebbe andato a dormire da alcune amiche. Ma un genitore come sa dove va un figlio o cosa fa? E stato un mio amico a dirmi, poco più tardi, cosa era successo. Mia moglie non sapeva nulla», così all’Adnkronos Stefano Pincarelli, il padre di uno dei giovani arrestati per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro.
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Willy Monteiro, il padre di Pincarelli: «Ragazzo perbene, ma quando esce e beve non capisce più niente»
«Non è un attaccabrighe, ma gli prende una cosa dentro quando vede qualcuno in difficoltà e deve intervenire. Mario è un ragazzo perbene, generoso – ci tiene a precisare – ma la sera quando esce beve e non capisce più niente. Anche i Bianchi (Marco e Gabriele, ndr), io li conosco da quando sono piccoli, mi chiamano zio. Sono bravissimi ragazzi, sono andato a casa loro poco prima che succedesse il fatto. Ma si sa, quando escono esagerano con l’alcol», ha dichiarato il padre di Mario Pincarelli. «Mia moglie oggi è chiusa a casa che guarda il soffitto con gli occhi sbarrati. Non fa che ripetere che le è morto un figlio, ma non parla di Mario. Parla di Willy. Per noi è come se avessero ucciso nostro figlio. Questa storia ci ha devastato», ha proseguito l’uomo, che ha voluto poi smentire alcune notizie pubblicate sui giornali. «Sono state scritte tante sciocchezze su Mario, compresa quella che praticasse sport da combattimento: ha fatto un anno di Karate quando aveva 7 anni e non ha più fatto nulla. Ha studiato al Cannizzaro di Colleferro, poi non gli piaceva e si è messo a lavorare con i ponteggi. E bravissimo, col suo stipendio, ci dava pure una mano a casa visto che lavoro solo io come piastrellista quando mi chiamano», ha precisato Stefano Pincarelli.
«Quando lo hanno chiamato i Carabinieri non sapeva che quel ragazzo era morto»
Parlando dei trascorsi del figlio con la giustizia il padre di Mario ha detto: «Ha avuto quel problema tempo fa con un vigile urbano che aveva rimproverato un ragazzo che non aveva la mascherina, gli ha fatto un gesto per invitarlo a lasciar perdere, gli ha detto di andarsene a quel paese e il vigile gli ha dato un calcio nel sedere. Poi una volta lo hanno trovato con l’erba, ma niente di che. Adesso quanti anni lo terranno in carcere? Con sta storia si è rovinato. Hanno cominciato la rissa, lui ha preso le parti di Belleggia, quello che ha cantato si è preso le sue responsabilità. Mario, quando lo hanno chiamato i carabinieri non sapeva che quel ragazzo era morto, ha detto subito cosa era successo, non si è nascosto». A detta dell’uomo il figlio avrebbe preso “sottogamba” la situazione: «Era rimasto agli schiaffi, alla rissa, ma del ragazzo per terra non se ne parlava. I testimoni lo diranno. Lui quella sera urlava agli altri di smetterla. Quando fai la scazzottata poi finisce lì, Mario non è uno sanguinario che insiste. Solo si fa rispettare, sa il fatto suo». Leggi —> Willy Monteiro, la compagna di Gabriele Bianchi: «Io incinta penso alla famiglia del 21enne»