La crescita dei consensi nei confronti del Partito Democratico, le elezioni regionali e il continuo chiacchierio sul suo presunto ingresso al governo stanno facendo crescere l’ego di Nicola Zingaretti. Effettivamente, il margine che lo divide dalla Lega nell’ultimo periodo si è assottigliato, e per questo il segretario del PD non può che esprimere il suo ottimismo. E’ ormai chiaro, infatti, che sebbene il Carroccio sia ancora il più quotato in Italia, è iniziato un cambio di rotta e una perdita consistente di preferenze. E proprio per questo motivo, ora, Zingaretti non ha paura di ammettere di credere che il suo possa “diventare il primo partito”.
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Zingaretti: “Possiamo diventare il primo partito italiano anti-sovranisti”
Zingaretti ha un sogno. O meglio, un obiettivo: “Ripristinare il bipolarismo con sistema proporzionale e sbarramento al 5%, soglia che spinge al voto utile”. In questo modo, infatti, “noi possiamo diventare il primo partito italiano, il perno di ogni possibile maggioranza anti-sovranisti”. E gli ultimi sondaggi elettorali sembrano dimostrare che il Partito Democratico ha preso la strada giusta per realizzarlo.
“Per me vincere le prossime elezioni politiche vuol dire tenere i sovranisti sotto il 50%.- ha continuato a spiegare durante l’intervista rilasciata al Corriere della Sera- Il resto mi va bene tutto”. Poi ancora: “Mi prendono in giro perché sarei quello senza idee, quello dei boh, ma io credo nella politica, e cioè nel fatto che per affermare i tuoi valori devi spostare equilibri, fare alleanze, disarticolare gli avversari. Invece sembrano tutti contagiati dal celodurismo”.
“Con i nostri voti abbiamo fatto una trasfusione di sangue al governo”
Le ultime elezioni regionali e quelle comunali possono essere considerate un successo per il Partito Democratico, e Nicola Zingaretti questo lo sa. “Ho girato 140 piazze elettorali quando nessuno della maggioranza ci metteva la faccia. Con i nostri voti abbiamo fatto una trasfusione di sangue al governo. Adesso non vorrei che si approfittasse della ritrovata stabilità per prendersela comoda. Possibile che stiamo ancora a perdere tempo sul Mes? Voglio dirlo chiaro: l’obiettivo su cui si giova quest’alleanza di governo non è più l’elezione del prossimo capo dello Stato, come si poteva ancora immaginare a gennaio. Ma il Recovery Plan e la ricostruzione del Paese”.
Parlando poi dell’alleato della maggioranza, il Movimento 5 Stelle, ha commentato: “Voglio dire che su una cosa ho avuto di sicuro ragione. Al Congresso avevo detto che i 5 Stelle non sono la stessa cosa della Lega. Sono nostri competitori, certo. Ma il governo che abbiamo fatto insieme ha ribaltato i rapporti dell’Italia con l’Europa. Ora siamo ascoltati, c’è fiducia in noi, anche per il modo in cui abbiamo fronteggiato l’epidemia. E’ un capitale decisivo per l’Italia. E l’abbiamo messo in banca noi”. >>Tutte le notizie di UrbanPost