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Zone rosse limitate: ecco cosa potrebbe succedere in autunno

07/07/2021 11:13

Il lockdown sarà solo un lontano ricordo. O almeno, questo è l’obiettivo: riuscire a evitare ulteriori misure anti covid così restrittive. La suddivisione del territorio in zone di colore, le chiusure generalizzate potrebbero essere in futuro sostituite da delle “zone rosse limitate“. Perchè sebbene ora il Covid ci stia concedendo un periodo di tregua grazie alla campagna vaccinale, a spaventare c’è ancora la variante Delta.

zone rosse limitate

“Zone rosse limitate”, che cosa sono

Lo scopo rimane uno: non rincominciare l’iter delle chiusure. Tuttavia, la precauzione deve continuare a essere massima, e il Regno Unito ne è la dimostrazione. Gli esperti, infatti, si aspettano che entro breve la variante Delta riuscirà a prevalere anche in Italia, motivo per il quale non si può assolutamente rallentare la campagna vaccinale. Ovvero l’unico mezzo che oggi conosciamo per contrastare il coronavirus. Già oggi, però, ci si domanda cosa succederà dopo un’estate di riaperture. Quanto accaduto l’anno scorso, infatti, intimorisce. “L’autunno sarà tranquillo, magari con zone rosse limitate”, ha ipotizzato il virologo Fabrizio Pregliasco ai microfoni dell’Adnkronos. Sicuramente, sarà fondamentale concentrare l’attenzione sul tracciamento ed essere il più tempestivi possibile.

Si sta incominciando a parlare, quindi, di interventi esclusivi su zone più piccole, sempre che ce ne sia la necessità. “Dovrebbero esserci le necessarie attenzioni, mirate il più possibile. Quello che il Covid ci ha insegnato a fare è essere molto attenti e gestire le cose nel più breve tempo possibile”, ha aggiunto inoltre.

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Zone rosse limitate, in autunno sarà fondamentale il tracciamento

Io credo che le cose si stiano muovendo. Mi pare che ci sia una buona attenzione e credo che nel breve avremo una maggiore capacità di gestire la cosa“, ha dichiarato poi il virologo con una certa positività. Riguardo alle riaperture del Regno Unito, poi, ha sottolineato che quella di Johnson non è altro che “una scelta politica”. E, secondo Pregliasco, “è un problema sempre di equilibrio su aspetti che possono essere pesanti rispetto a un lockdown che fa soffrire”. >> Tutte le notizie di UrbanPost