Asia ha 16 anni, come tanti suoi coetanei, è volontaria della Croce Rossa Italiana. Mentre passeggiava in pieno centro, in piazza Duomo, a Milano, ha soccorso una donna, che si era sentita male, praticandole un massaggio cardiaco. Le ha salvato la vita. Era la prima volta che praticava quel tipo di manovra su una persona: fino ad allora si era esercitata soltanto sui manichini. Intercettata da FanPage la giovane ancora emozionata ha detto: «Ho agito d’istinto, senza pensare. Solo più tardi mi sono resa conto di quello che avevo fatto. Non avrei mai pensato potesse succedermi una cosa del genere…».
Milano, soccorritrice di 16 anni salva la vita ad una donna con un massaggio cardiaco
A soli 16 anni Asia ha avuto la prontezza di riflessi di intervenire praticando le manovre di rianimazione ad una donna che si era sentita male: «Ero in piazza Duomo con alcuni amici, eravamo andati a vedere un film e ci eravamo seduti sui gradini, quando abbiamo visto un capannello di gente. Mi sono avvicinata per vedere cosa stesse succedendo e ho visto una ragazza per terra svenuta», ha spiegato la ragazza a Fanpage. La 16enne non si è fatta prendere dal panico, ha chiesto informazioni alla persona che era con la donna priva di sensi e si è offerta di intervenire: «Se me lo permetti posso aiutarla, sono una volontaria della Croce Rossa». Asia ha applicato poi una tecnica che viene insegnata nei corsi di primo soccorso che ha frequentato lo scorso autunno, la Gas – Guarda, ascolta, senti. La donna si è ripresa dopo il primo ciclo di massaggi ed è poi stata presa in carico da un equipaggio del 118, avvisato dalla giovane. «Mi sono avvicinata, ho cercato di capire se respirava, ma non dava segni. Allora ho iniziato il massaggio cardio respiratorio. Ho fatto 20 compressioni, la ragazza ha aperto gli occhi e l’ho girata in posizione di sicurezza fino all’arrivo dell’ambulanza!», ha proseguito.
«È giusto che la gente sappia che i ragazzi della mia età possono anche dare esempi positivi…»
Tra i primi a riportare l’accaduto il quotidiano Il Giorno, che ha tessuto le lodi della giovane soccorritrice, che mai si sarebbe aspettata tanti elogi: «All’inizio l’ho detto a poche persone, poi quando si è venuto a sapere ne abbiamo parlato con il gruppo della Croce Rossa, erano tutti molto fieri. È la prova che quello che viene insegnato non è solo teoria, ma può salvare una vita». La notizia si è diffusa anche a scuola: «Io volevo tenerlo per me, ma si è saputo e mi fa piacere. È giusto che la gente sappia che i ragazzi della mia età possono anche dare esempi positivi. Spero di essere un esempio positivo, ma non mi interessa mettermi in mostra. Quello che sono riuscita a fare è solo la conseguenza di ciò che mi è stato insegnato!».