Da primatista di preferenze a vicepresidente della regione, il passo è breve. Elly Schlein, la più votata fra le candidate in Emilia Romagna, è stata voluta dal neo confermato presidente Stefano Bonaccini come propria vice. «Sono molto felice e onoratissima, ringrazio Stefano. Questo è un riconoscimento non solo a me, ma anche a tutta la squadra di Emilia Romagna Coraggiosa per il contributo dato alla coalizione che ha vinto le elezioni», dice la giovanissima neo-vicepresidente in un’intervista a Circo Massimo, su Radio Capital, «Bonaccini ha scelto con coraggio di costruire insieme un’innovazione politica e culturale: riuscire a coniugare la lotta alle diseguaglianze con la transizione ecologica».
Elly Schlein: «Bonaccini mi ha chiesto un impegno diretto!»
«Bonaccini mi ha chiesto un impegno diretto proprio su questo, sulle politiche sociali e sul coordinamento del patto per il clima da scrivere con tutte le parti al tavolo», prosegue la giovane ma determinata Schlein, sempre ai microfoni di Radio Capital. La maggioranza emiliano-romagnola è formato dal PD e da tante forze civiche: la regione è un laboratorio politico per il nazionale?
«Non sarebbe la prima volta», risponde Elly Schlein. «Ma la nostra regione non si atteggia mai a maestra: è stata in grado di fare grandi innovazioni sociali e politiche che ha voluto condividere con altre realtà e con altri territori». Schlein è critica sul tema della prescrizione: «Fa specie che stia togliendo spazio a temi che sono secondo me ben più rilevanti in questo momento. Basta pensare ai dati economici e occupazionali, alla crisi che ha impoverito il lavoro e lo ha reso più precario. Dai toni che sta raggiungendo questo scontro mi viene da pensare che sotto ci sia una difficoltà effettiva di stare in questa maggioranza», osserva, non senza una punta di critica, Schlein.
Elly Schlein: ascesa di una giovane -ma determinata- politica
Elena Schlein, detta Elly, nasce a Lugano (Svizzera) nel 1985, da madre italiana e padre statunitense. La sua è una storia europea: il nonno materno, Agostino Viviani, avvocato senese e fervente antifascista, mentre quello paterno, Harry Schlein, è emigrato negli Stati Uniti da una famiglia dell’Europa Orientale che ha conosciuto le tragedie del Novecento.
Elly ha un fratello e una sorella maggiori, che vivono in altri Paesi europei; dall’età di cinque anni suona il pianoforte, ma a quindici compra di nascosto una chitarra elettrica. Elly Schlein, dopo aver conseguito la maturità al Liceo Cantonale di Lugano, si trasferisce nella “rossa” Bologna dove, nel marzo 2011, si laurea in Giurisprudenza. >> Tutte le notizie di politica italiana