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Coronavirus, l’Oms potrebbe dichiarare lo stato di pandemia

06/03/2020 11:13

La diffusione nel mondo del Coronavirus aumenta ora dopo ora e così l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, sembrerebbe sempre più pronta a dichiarare la pandemia. Cosa significa? Nel caso essa venga dichiarata gli Stati dovranno eseguire i piani dell’Oms per impedire che il virus dilaghi. Misure preventive per evitare i contagi molto più restrittive rispetto a quelle adottate negli ultimi giorni sia in Italia che nel resto del mondo. Queste misure possono andare dallo stop alle attività produttive ai limiti alla circolazione anche via terra. Provvedimenti che andrebbero ad intaccare ulteriormente l’economia, già in grosse difficoltà, dei diversi Paesi.

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Coronavirus, l’Oms potrebbe dichiarare la pandemia

In queste ore l’Oms sembrerebbe pronta a dichiarare la pandemia per quanto riguarda la diffusione del Coronavirus. In base alla situazione dei contagi nel mondo di COVID-19, attualmente per l’Oms ci troviamo nella fase 5, quella di “allerta pandemica”.  La fase immediatamente successiva è quella definita dall’organizzazione come “periodo pandemico”. Quindi analizzata la situazione a livello mondiale, l’Oms entro 7, massimo 10 giorni, dalla sede di Ginevra potrebbe proclamare lo “stato pandemico”. Come riportato da Dagospia, Walter Ricciardi, dell’executive board dell’organizzazione, ha precisato che prima di passare alla fase 6 bisogna aspettare: «Il tempo di avere dati consolidati anche dall’ Africa e dall’ America Latina». 

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Le parole di Walter Ricciardi

Per gli epidemiologi  dunque siamo ancora nella fasi di “contenimento”, ovvero quando si può ancora isolare una persona colpita per poi tracciare e mettere in quarantena i suoi contatti. Walter Ricciardi, come riportato da Dagospia, ha dichiarato: «Ma stiamo già passando alla fase successiva di “mitigazione”, ossia quella di riduzione del danno visto che non posso più bloccare la diffusione del virus. Con la dichiarazione dello stato pandemico l’Oms può mandare i suoi operatori in loco, come fanno i caschi blu dell’ONU e  può chiedere ai singoli Paesi di adottare misure di mitigamento, come il fermo di alcune attività o dei trasporti anche via terra. Il non rispetto delle disposizioni equivarrebbe alla mancata applicazione di norme internazionali, che implica l’applicazione di sanzioni».

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