Come una lettera dal ‘fronte’ arriva il messaggio di medici e infermieri dalla terapia intensiva di Firenze: angeli in bianco e blu, quei colori così frequenti nelle immagini che giungono ogni giorno dai media a testimonianza della guerra al coronavirus. Uno scatto fugace, immortalato dall’obiettivo del fotografo Carlo Giovannini e riportato su Instagram da La Repubblica. Un saluto veloce, una conferma del loro impegno e un appello disperato. Lo stesso che si rincorre da tempo.
Coronavirus, a Firenze il saluto (e l’appello) di medici e infermieri
“#stateacasapernoi”: la preghiera capeggia su un foglio reperito al volo in reparto, pennarello blu su carta bianca a quadretti. Un cuore e quei guanti blu sul vetro come a cercare un contatto con l’esterno: quel mondo che, se solo volesse, potrebbe fermare il contagio semplicemente stando a casa. E loro, seppur esausti da turni massacranti e scene indimenticabili, non si stancano di ripetere il messaggio che ormai da settimane è diventato un credo per tutti gli italiani. Hanno dimostrato e dimostrano di esserci, anche dietro quel vetro della terapia intensiva dell’ospedale Careggi, a Firenze.
«Una unisce le mani a disegnare un cuore»
Quel che non è visibile dallo scatto è raccontato dall’autore della fotografia e riferito da Repubblica: «Medici e infermieri – si legge nella didascalia dell’immagine – che si affacciano così come sono con le tute bianche, le mascherine, i guanti, i cappucci. Una unisce le mani a disegnare un cuore. Uno scompare per qualche secondo e quando riappare mostra un foglio a quadretti che è la bandiera di questi giorni, una raccomandazione che vale per tutti». Quella raccomandazione che, si spera, l’Italia abbia ormai capito e fatto propria.