Un’operazione complessa quella della Polizia Postale, coordinata dalle procure di Milano, Palermo e Bergamo, che ha individuato gli amministratori di tre canali Telegram contenenti diverse immagini offensive di diversi personaggi del mondo dello spettacolo. Si tratta di “Stupro tua sorella 2.0”, “La Bibbia 5.0”, “Il vangelo del pelo”, in cui pullulano migliaia di utenti. Sequestrate a uno dei denunciati centinaia di foto di persone in atteggiamenti intimi. Tra le vittime di Revenge Porn la conduttrice sportiva Diletta Leotta e la moglie e procuratrice del calciatore Icardi Wanda Nara.
Revenge Porn, Diletta Leotta tra le vittime: indagati amministratori di tre gruppi su Telegram
Maxi inchiesta postale smaschera canali che diffondono e vendono foto e video a scopo di Revenge Porn. Stando a quanto riferisce Repubblica, l’operazione chiamata “Drop the revenge” è partita grazie alla denuncia di Diletta Leotta, le cui foto private, rubate anni fa con un’attività di hacking, sono state pubblicate dal canale “Stupro tua sorella 2.0”. La giornalista è stata la prima a denunciare un tipo di reato di cui ancora si parla troppo poco. Per il lavoro degli investigatori decisivo il contributo del rapper Fedez, che ha raccolto le segnalazioni avute da diversi follower. Sono stati individuati così gli amministratori di tre canali contenenti le immagini più denigranti: “La Bibbia 5.0”, “Il Vangelo del pelo” e uno dei canali denominati “Stupro tua sorella 2.0”. La Polizia Postale ha sequestrato gli account dei responsabili: un 35enne di Nuoro e un 17enne di Palermo. I gruppi di Telegram, però, sono ancora accessibili.
Chi si è iscritto ai canali e ha pubblicato, ricevuto o diffuso foto private, rischia la stessa pena
Perquisizioni e sequestri a tappeto in tutta Italia. Quando le forze dell’ordine sono arrivate il 35enne sardo, senza un lavoro fisso e residente a casa dei genitori, stava proprio chattando su quei gruppi Telegram. Seguendo quella stessa pista, i poliziotti sono riusciti ad identificare un 17enne siciliano, amministratore di “Il vangelo del pelo”, che ha creato una sorta di mercatino di immagini private, che lo aveva portato a guadagnare 5.000 euro. Repubblica parla anche di una terza persona denunciata: si tratta di un 29 enne bergamasco, che avrebbe utilizzato quei gruppi per vendetta nei confronti della ex compagna, pubblicandone immagini e video privati. Tutti e tre rischiano da 1 a 6 anni di carcere e fino a 15 mila euro di multa. Ma non finisce qui: gli agenti stanno cercando in queste ore di identificare sia le vittime che gli utenti iscritti ai tre gruppi su Telegram. Chi ha accesso ai canali e ha pubblicato, ricevuto o diffuso foto private, può incappare nella stessa pena. leggi anche l’articolo —> Ilaria Di Roberto, scrittrice vittima di “Revenge Porn”: «Ho la vita rovinata, ma voglio combattere!»