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Salvatore Parolisi scarcerato: si teme per la figlia, parla il fratello di Melania Rea

24/05/2020 18:57 - Aggiornamento 24/05/2020 19:12

Salvatore Parolisi scarcerato: sulla concreta ed imminente possibilità che l’ex caporal maggiore dell’Esercito possa godere dei primi benefici ed uscire dal carcere UrbanPost ha già scritto approfonditamente. Al riguardo nelle scorse ore sono emerse ulteriori novità. Del tema ha infatti parlato anche Quarto Grado durante la puntata de 22 maggio 2020.

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Salvatore Parolisi presto scarcerato: un premio per la buona condotta

Secondo quanto è trapelato, infatti, Parolisi già il prossimo giugno potrebbe uscire di cella. Detenuto dal 2011 perché condannato a 20 anni di reclusione per l’efferato delitto della moglie 29enne Melania Rea, nonché mamma di sua figlia, trucidata con 35 coltellate, a breve potrebbe godere di alcuni benefici come il nostro ordinamento prevede.

Per buona condotta Salvatore Parolisi, oggi 39enne, potrà ottenere dei permessi premio e potrà lasciare la cella del penitenziario milanese di Bollate che lo ospita. A dare voce al malcontento della famiglia Rea è stata la giornalista Grazia Longo, che ha riferito in diretta di avere parlato con gli avvocati Nicodemo Gentile e Valter Biscotti, difensori di Parolisi, e con Michele Rea, fratello di Melania.

In un suo articolo pubblicato su La Stampa, si legge al riguardo: “In carcere ha sempre continuato a proclamare la sua innocenza e si è sempre comportato bene. Tanto che tra poco, a giugno, potrebbe usufruire dei permessi premio, da un’ora a 15 giorni consecutivi, per un massimo di 45 giorni. «Non è un iter semplice, lo dovrà decidere il giudice di sorveglianza – precisa l’avvocato Nicodemo Gentile, che lo difende insieme ai colleghi Valter Biscotti e Antonio Cozza -, sentito il parere di educatori, psicologi e il direttore del carcere. Ma noi siamo ottimisti». La concessione è possibile perché Parolisi, per effetto degli sconti di pena, è a metà della sua detenzione: per ogni semestre di pena si ottiene uno sconto di 45 giorni, in pratica ogni quattro anni ne scontano uno”.

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Parolisi presto libero: si teme trauma per la figlia di Melania Rea

Profonda l’indignazione della famiglia Rea, che si sente alquanto ferita da questa notizia. L’ex militare non ha mai mostrato pentimento per avere ucciso la moglie e reso orfana la loro bambina. Farlo uscire dal carcere sarebbe come uccidere Melania un’altra volta. Premiare Parolisi sarebbe «un’ingiustizia e una vergogna», ha detto Michele Rea.

Con la condanna definita Salvatore Parolisi ha perso la patria potestà sulla figlia, che non può vedere, né contattare via telefono né mediante lettera. Oggi la bimba ha 11 anni e ha riacquistato un suo equilibrio interiore grazie ai nonni materni cui è affidata ed allo zio Michele. I Rea la riempiono d’amore e attenzione, però sono preoccupati. Temono che la scarcerazione di Parolisi possa sconvolgere la piccola: “Michele ribadisce che non è solo una questione etica. La sua preoccupazione è rivolta alla nipote, che vive con i nonni materni a cui è stata affidata dal Tribunale dei minori. «Con l’aiuto degli psicologi le abbiamo spiegato, seppur in modo ovattato, quello che è successo e lei non vuole neppure sentire nominare il padre. Ora io mi domando: come potrebbe sentirsi tranquilla sapendo che l’uomo che ha ucciso sua madre esce, seppur temporaneamente, dal carcere?”. (Fonte La Stampa).

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Michele Rea si appella al giudice di Sorveglianza affinché neghi il permesso a Parolisi

Michele Rea si appella fin d’ora al giudice del Tribunale di Sorveglianza affinché “neghi il permesso. Con la morte di Melania è come se io e i miei genitori fossimo stati condannati all’ergastolo, le nostre vite si sono fermate. Andiamo avanti solo per il bene di mia nipote che in un colpo solo, con la mamma uccisa dal papà, si è ritrovata orfana di entrambi i genitori. E adesso ci vengono a dire che quell’assassino, bugiardo e per nulla pentito, può usufruire del regalo della libertà?”. E aggiunge: “Non ha senso, né per mia sorella e la mia famiglia, né per l’Italia intera che non può riconoscersi in una giustizia in cui chi sbaglia viene premiato. […] Nessuno ha dimenticato le tante bugie, i tradimenti e i depistaggi di Salvatore”. Potrebbe interessarti anche —> Salvatore Parolisi e l’amante, lui le chiedeva di mentire agli inquirenti: le drammatiche telefonate

MICHELE REA
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