Scuola Concorso Ultime News – Lunedì 25 maggio 2020. «Combattiamo il precariato, garantendo la meritocrazia», così il premier Giuseppe Conte ha annunciato la sua proposta sul tema dei concorsi, che è stata accolta favorevolmente. Il presidente del Consiglio ricompatta la maggioranza, con l’ok del Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, del Movimento Cinque stelle e il sì di Pd e Leu. L’accordo raggiunto dovrà essere tradotto in misure da inserire nel dl scuola. Tutto si sarebbe risolto con una ‘mediazione’ che prevede a “settembre assunzioni a tempo determinato da graduatorie provinciali, contestualmente concorso con prova scritta selettiva e non più crocette”.
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Scuola concorso, accordo raggiunto: prova scritta dopo l’estate e addio alla crocette
“Soddisfazione da parte del Presidente del Consiglio. La sua proposta è stata accolta dalla maggioranza sul concorso straordinario per i docenti”, riferiscono fonti di palazzo Chigi in merito all’intesa. “Resta la prova selettiva in entrata per l’assunzione di 32mila insegnanti. Si terrà dopo l’estate e sarà in forma scritta, con consegna di un elaborato, senza il quiz a risposta chiusa. Una soluzione che permette di combattere il precariato garantendo la meritocrazia”, si legge nella stessa fonte. Nella mattinata di oggi le forze politiche di maggioranza avranno in mano il testo dell’accordo politico ottenuto sulla scia della proposta avanzata dal premier. Soddisfazione da parte di Pd e Leu, che parlavano da settimane dell’esigenza di un concorso senza crocette, un modus operandi spazzato via da Conte.
Pd: «È andata abbastanza bene. Le crocette non sono uno strumento di selezione adeguato»
“È andata abbastanza bene, saltano le crocette. Il concorso si farà, ma più tardi. (…) Con la mediazione trovata questa sera ha vinto non una parte politica, ma il buon senso. La soluzione individuata ci convince perché va nella direzione che abbiamo sempre auspicato. Ringraziamo dunque la maggioranza, la ministra e il presidente del Consiglio per il grande lavoro fatto”, sottolineano dal Pd subito dopo il vertice, a cui hanno preso parte per il partito Nicola Oddati, Anna Ascani e Andrea Marcucci. “In queste settimane abbiamo letto provocazioni e semplificazioni di chi accusava di volere una ‘sanatoria’. È il caso di ribadirlo: il Partito Democratico non ha mai sostenuto l’idea che si potesse entrare in ruolo a scuola senza una forma di selezione. E questo perché la giudichiamo un errore per il sistema, per gli studenti, ma anche per i precari. Perché se abbiamo 32mila posti per circa 80mila aspiranti, tutti devono poter concorrere ad occuparli”, hanno precisato i Dem, che hanno proseguito: “Noi ponevamo un problema molto serio: le crocette non sono uno strumento di selezione adeguato. Lo avevamo accettato perché consentiva di procedere più rapidamente di altre forme, ma la pandemia ha cambiato le carte in tavola ed era quindi giusto un ripensamento complessivo. (…) L’intesa di stasera è importante perché a vincere non è qualcuno ma la scuola e si potrà così cominciare a restituire a questo mondo la serenità che serve per ripartire al meglio a Settembre”.
Scuola concorso, Azzolina: «Vogliamo ridurre il precariato per dare più stabilità alla scuola»
Entusiasmo anche da parte di Lucia Azzolina: “Vogliamo ridurre il precariato, per dare più stabilità alla scuola, e vogliamo farlo attraverso una modalità di assunzione che garantisca il merito”. E ancora: “Abbiamo 78 mila insegnanti da assumere nel primo e secondo ciclo fra concorsi ordinari e concorso straordinario. Fra gli aspiranti anche migliaia di giovani che si preparano da tempo e vogliono avere la loro occasione per cominciare ad insegnare”, ha precisato il ministro dell’Istruzione. leggi anche l’articolo —> Scuola, Coronavirus: «Bocciate mia figlia disabile, non ha più visto un insegnante da marzo»