Non si può pensare che la Lega stia affrontando una grave crisi, gli ultimi sondaggi la danno ancora come primo partito, ma è innegabile che ci sia stato un brusco calo. Se gli Italiani venissero chiamati oggi ad esprimere la propria preferenza, Salvini risulterebbe ancora in testa, complice la ripresa della campagna martellante sul tema migranti portata avanti sui social. Messo da parte il “Recovery Fund”, ad aver fatto però perdere consensi al segretario del Carroccio certamente l’emergenza Coronavirus, su cui l’ex ministro dell’Interno ha mostrato più di un tentennamento: continue giravolte durante il periodo del lockdown per l’apertura, ma anche insofferenza per le misure anti-Covid. Tant’è che agli ultimi comizi e incontri il ‘capitano’ continua a non far ricorso o comunque ad usare male la mascherina.
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Salvini oggi sondaggi in calo, retroscena: “È il grande alleato di Conte”, si cambia tattica?
Come affrontare questo momento di “crisi”? Il caso di Matteo Salvini è stato analizzato con attenzione da Augusto Minzolini, che su Il Giornale si è chiesto perché il segretario della Lega non cambi strategia, tenendo conto dell’evidente calo nei sondaggi: “Magari perché non ne conosce un’altra”, ha osservato il giornalista. Lo scorso anno con un colpo di testa Salvini ha messo fine all’esecutivo giallo-verde, sperando che si andasse alle urne. E ancora oggi, l’ex ministro dell’Interno insiste perché si vada al voto, quando tutti sappiamo che le elezioni non ci saranno. Oltretutto c’è il “fattore Giorgia Meloni”: la leader di Fratelli di Italia continua a guadagnare terreno, sempre più si sta avvicinando al Pd. Pietro Senaldi, intervenuto a L’aria che tira su La7, parlando proprio dei nuovi equilibri che si stanno configurando nel centrodestra, ha detto di recente: “Matteo Salvini è impensierito, deve capire come mai Giorgia Meloni sta crescendo a sue spese. Però penso anche che una competizione all’interno della coalizione sia sacrosanta”. Ma è così? Bisogna tener conto che la forza trainante prima che l’emergenza Covid scoppiasse era proprio la Lega.
Biasini: «Non bisogna pensare solo al voto che non arriverà»
«’È il grande alleato di Giuseppe Conte’, è l’osservazione di Sestino Giacomoni, uno degli uomini ombra di Silvio Berlusconi, ‘perché non offre un’alternativa’», si legge in uno degli ultimi articoli pubblicati stamani su ‘Libero’. Un’opinione che sembra assai diffusa anche all’interno della Lega, almeno seguendo le dichiarazioni di Giuseppe Biasini: «Dobbiamo far cadere questo governo dialogando con i centristi, la sinistra moderata di Renzi, di Calenda, i grillini eterodossi, non pensare solo al voto che non arriverà. In quanti la pensiamo così nella Lega? La maggioranza». Quanto c’è di vero? Un retroscena che scotta… Staremo a vedere nelle prossime settimane. Decisivi per Salvini e le sorti del partito saranno, senza dubbio, anche le vicende Gregoretti e Open Arms. Leggi anche l’articolo —> Salvini processo, trascina Conte in tribunale? «Qualcuno del governo verrà a farmi compagnia»