«Ho messo via una bottiglia di champagne per il vaccino anti-Covid, ma temo che non lo stapperò prima della fine del 2021». Così Massimo Galli, direttore Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, commenta le recenti dichiarazioni del presidente americano Donald Trump, secondo cui invece il vaccino arriverà entro l’anno. A quanto pare dovremo sorbirci un altro anno e mezzo di convivenza col Coronavirus, che dallo scorso inverno ha messo sottosopra le nostre esistenze.
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Coronavirus, Galli: «Temo che non ci sarà prima della fine del 2021», doccia fredda sul vaccino
Ad ‘Agorà’, trasmissione in onda su RaiTre, il professor Galli si è mostrato pessimista sull’ipotesi di un vaccino pronto entro il 2020: «Allo stato attuale quasi nessun vaccino ha superato la fase 1 della sperimentazione. E quando ci sarà, bisognerà produrlo per le esigenze mondiali, distribuirlo e somministrarlo. Tutto questo mi preoccupa», ha dichiarato l’esperto. «È sbagliato usare il vaccino come slogan politico. Ora non lo abbiamo e non lo avremo in autunno per l’inizio delle scuole. Mi preoccuperei piuttosto della campagna vaccinale per l’influenza», ha concluso Galli. Anche secondo Anthony Fauci il vaccino contro il Coronavirus sarà probabilmente ”disponibile su larga scala” negli Stati Uniti il prossimo anno, ma non nel primo semestre. «Una volta entrati nel 2021 diversi mesi dopo, avremo un vaccino che sarà ampiamente a disposizione degli abitanti degli Stati Uniti», ha dichiarato l’immunologo, che nei mesi scorsi era parso più ottimista, al “Washington Post”.
Galli cauto, Speranza invece ottimista: «Le prime dosi già entro la fine dell’anno»
Chi invece è fiducioso è il ministro della Salute, Roberto Speranza: «Ad oggi possiamo dare un giudizio positivo di questa prima fase di apertura, eravamo preoccupati per la ripartenza del contagio ma il sistema di monitoraggio che abbiamo costruito ci ha consentito di valutare passo dopo passo l’impatto di queste riaperture. I dati ci dicono che la curva nonostante le riaperture si è piegata e da qualche settimana siamo in fase di stabilità, il virus ancora circola ma la prevenzione ci consente di poter intervenire. Il sistema di monitoraggio è stato uno dei punti che ci ha consentito di gestire epidemia», ha dichiarato il politico nell’informativa al Senato sulle misure adottate dal governo per affrontare l’emergenza Covid.
Sul fronte vaccino Speranza ha affermato: «L’alleanza per i vaccini siglata tra Italia, Francia Germania e Olanda è stata il motore dell’iniziativa per i vaccini con l’Ue. Abbiamo sottoscritto un accordo con AstraZeneca che ci consentirà di avere, se questo candidato vaccino dovesse superare tutte le prove, le prime dosi già entro la fine del 2020». Leggi anche l’articolo —> Fase 3, Speranza: “Non vanifichiamo sacrifici fatti dagli italiani”