Scuola news – Mercoledì 2 settembre 2020. Il rientro si fa sempre più vicino, ma gli organici degli istituti e licei italiani non sono affatto al completo, nonostante il contenimento Covid preveda l’impiego di personale aggiuntivo. Ata, docenti precari, collaboratori, le figure dei segretari amministrativi mancano, ma a preoccupare i presidi soprattutto la penuria di insegnanti di sostegno e bidelli. Secondo viale Trastevere, come riporta ‘Il Fatto Quotidiano’, i dirigenti scolastici hanno avuto in queste ore nuove informazioni riguardanti questi docenti e collaboratori. Questi ultimi saranno nominati solo al termine delle procedure di immissione per chiamata e di nomina per supplenza da graduatorie ad esaurimento o da graduatorie provinciali per le supplenze (Gps). Il Ministero ha precisato che “le supplenze saranno assegnate entro il 14 settembre”, peccato però che ancora non siano uscite su tutto il territorio le graduatorie aggiornate.
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Scuola news graduatorie in ritardo, 250mila cattedre vuote: “Si parte sempre con la stampella”
A destare particolare preoccupazione specialmente le famiglie con gli alunni che necessitano del sostegno e i docenti che lavorano con questi studenti. «Dai primi dati diramati da alcuni Uffici scolastici regionali in merito ai posti in deroga, tre regioni come Sicilia, Toscana, Emilia Romagna, totalizzano 22.500 posti in deroga, quindi è facile immaginare che a livello nazionale supereremo quota 70mila cattedre in deroga; sono cattedre a supplenza, che rappresentano un mostro per la continuità didattica. Occorre che il governo agisca nelle trasformazione degli organici di fatto in diritto superando la Legge Carrozza 128/13 che impedisce di collocare tutti gli attuali posti in deroga nell’organico di diritto», ha spiegato Ernesto Ciraci, presidente del movimento insegnanti di sostegno specializzati.
Per Ciriaci si tratta di una “questione meridionale”: «Al di là degli annunci sulle oltre 80.000 assunzioni, lo scenario per il Sud Italia riguardante le cattedre in organico di diritto destinante a garantire la continuità didattica e la stabilizzazione per i tanti docenti specializzati sul sostegno, appare di estrema emergenza, disarmante».
Giannelli: «Ogni anno vanno in pensione 40mila persone che i concorsi non riescono a rimpiazzarle»
Per quanto riguarda i docenti curricolari la situazione non è affatto rosea. Filc Cgil, Cisl e Uil dicono la stessa cosa: «Arriveremo a 250 mila supplenti». A tal proposito il presidente dell’associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli: «È così. Avremo 250mila posti vacanti coperti dai supplenti. Ogni anno vanno in pensione 40mila persone e i concorsi non riescono a rimpiazzarle. Si parte con la stampella come sempre». Leggi anche l’articolo —> Scuola a settembre, il virologo Perno: «Stesso rischio di contagio di un supermercato o cinema»