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Oms, Coronavirus: «Se la scuola chiude effetti devastanti su bambini e giovani»

16/09/2020 09:55 - Aggiornamento 16/09/2020 10:01

«Date le conseguenze devastanti sui bambini, i giovani e la nostra società nel suo complesso, la decisione di chiudere le scuole dovrebbe essere l’ultima spiaggia». Così il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante un incontro dedicato all’impatto del Covid-19 sui ragazzi e il ritorno a scuola. «In molti Paesi servizi essenziali per la nutrizione e l’immunizzazione sono stati interrotti e milioni di bambini hanno perso mesi di scuola», ha rimarcato il politico e funzionario etiope.

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Oms, Coronavirus: «Se la scuola chiude effetti devastanti su bambini e giovani»

In alcune nazioni si è tornati fra i banchi, «in altre le scuole rimangono chiuse», ha evidenziato rammaricato Tedros Adhanom Ghebreyesus. Il direttore generale dell’Oms ha annunciato che «per sostenere i Paesi in ogni situazione, l’Oms con Unesco e Unicef hanno pubblicato ieri una guida aggiornata sulle misure di salute pubblica relative alla scuola nel contesto di Covid-19». Un vademecum che offre «consigli pratici per le scuole in aree senza contagi, in aree con casi sporadici, o con gruppi di casi o in una situazione di trasmissione comunitaria».

A proposito del ritorno in classe per migliaia di studenti questi ha detto: «Tenere i bambini al sicuro a scuola non è un lavoro solo per il sistema istruzione, o per i soli governi o per le famiglie. È un lavoro che spetta a tutti noi, e dobbiamo lavorare insieme. Come diciamo spesso non c’è rischio zero. Ma con la giusta combinazione di misure, possiamo mantenere i nostri figli al sicuro e insegnare loro che la salute e l’istruzione sono due dei beni più preziosi della vita».

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Oms scuola chiusa ultima spiaggia: «Sappiamo che i bambini e gli adolescenti possono essere infettati e possono infettare altri, ma…»

«Dall’inizio della pandemia, capire come Covid-19 colpisce i più giovani è stata una questione prioritaria», ha dichiarato il direttore generale dell’Oms. «A 9 mesi di distanza rimangono molte domande. Stiamo però iniziando ad avere un quadro più chiaro. Sappiamo che i bambini e gli adolescenti possono essere infettati e possono infettare altri. Siamo a conoscenza che questo virus può uccidere anche loro, ma che i bambini tendono ad avere un’infezione più lieve. E ci sono pochissimi casi gravi e decessi per Covid-19 tra bambini e adolescenti». E ancora: «I dati che abbiamo mostrano che meno del 10% dei casi segnalati di Covid-19 e meno dello 0,2% dei decessi riguardano persone di età inferiore ai 20 anni».

Sul finale il politico Tedros Adhanom Ghebreyesus ha sottolineato l’impegno degli scienziati: «Sono necessarie ulteriori ricerche sui fattori che aumentano il rischio di malattia grave da Covid-19 e di morte tra bambini e adolescenti. Vogliamo tutti vedere i bambini tornare a scuola e vogliamo tutti assicurarci che le scuole siano gli ambienti di apprendimento e di supporto sicuri che dovrebbero essere. Le scuole fanno parte di una comunità. In effetti, le scuole collegano le comunità». La «guerra» contro il nemico invisibile è ancora lunga, ci sarà da lottare, ma siamo, almeno sembra, sulla buona strada. Leggi anche l’articolo —> Coronavirus, il bollettino di oggi: 1229 nuovi contagi, decessi in calo rispetto a ieri