Il duplice omicidio di Lecce più diventa chiaro e più fa paura. Antonio De Marco, reo confesso dell’omicidio di Daniele De Santis e di Eleonora Manta, si dichiara pentito. Ai carabinieri confessa: “Si lo so che ho sbagliato, ma li ho uccisi perché troppo felici”. Con l’avanzare delle indagini emergono elementi sempre più macabri. Antonio aveva portato un solvente a casa della coppia perché voleva torturare e bollire con acqua calda e soda le sue vittime.
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I macabri dettagli dell’omicidio De Santis
Antonio De Marco, come ormai noto, è un ragazzo di 21 anni che per un periodo fu il coinquilino della coppia formata da Daniele De Santis e Eleonora Manta. Il giovane frequenta scienze infermieristiche a Lecce ed è originario di Casarano. Secondo gli ultimi rilevamenti, l’omicidio De Santis è stato pianificato negli minimi dettagli e lo si scopre da dei bigliettini, per la precisione quattro, che Antonio ha lasciato incustoditi. Da questi ultimi emerge che per l’omicidio, all’ex-coinquilino, gli sarebbe bastata un’ora e mezza e che le intenzioni erano ancora più macabre. Infatti, come ha confermato a Fanpage.it la criminologa Isabel Martina, “avrebbe voluto torturare e bollire con acqua calda e soda le sue vittime”. Durante l’interrogatorio, quando gli viene chiesto il perché del solvente che aveva portato con se, lo avrebbe rivelato lui stesso che le intenzioni iniziali erano quelle di torturare e bollire i corpi dei ragazzi.
Tutto premeditato e studiato nei minimi dettagli e Antonio svela anche il movente. Ai carabinieri infatti De Marco confessa: “Ho fatto una cavolata. So di aver sbagliato. Li ho uccisi perché erano troppi felici e per questo mi è montata la rabbia”. Dopo essersi trasferito nella casa di Daniele, Antonio iniziò inevitabilmente a vivere anche con la ragazza Eleonora e la cosa lo infastidiva “perché troppo felici”.
Il giorno dei funerali era ad una festa
Altro dettaglio raccapricciante del delitto De Santis è il comportamento assunto da Antonio De Marco nella settimana successiva al duplice omicidio. Come se niente di importante fosse successo, frequenta i corsi in facoltà, continua le ore previste dal suo tirocinio e in tutta tranquillità continua a farsi sentire dalla sua famiglia. Questa calma continua sabato 26 settembre, a poche ore dai funerali di Daniele e Eleonora e a soli 5 giorni dal delitto, Antonio partecipa ad una festa di compleanno di una sua compagna di corso.
Tra selfie pubblicati sui social e tra un sorso di birra e un boccone di pizza c’è chi tra i partecipanti avrebbe anche confessato di averlo visto ballare in pista. Comportamento anomalo per il killer che viene descritto dai suoi colleghi come un ragazzo molto solitario e sulle sue. >> tutte le notizie su cronaca di Urbanpost.