Bonus bancomat e carte 2020, quali sono i requisiti per beneficiare del fondo Cashless a partire dal 1 dicembre prossimo. Comincia a prendere forma il piano del governo per la lotta all’evasione fiscale, che regge su due punti sostanzialmente: da un lato il limite per l’uso del denaro contante; dall’altro gli incentivi per i pagamenti elettronici. Per quanto concerne il primo possiamo dire che dal primo luglio la soglia massima per i pagamenti in contante è scesa a 2.000 euro e che dal primo gennaio del 2022 il tetto più alto per l’uso del cash sarà pari a 1.000. A proposito dei pagamenti elettronici l’esecutivo ha pensato a tre diversi tipi di incentivi: due basati sul meccanismo del cashback, ossia il rimborso per le spese effettuate con i mezzi di pagamento tracciabili (carte di credito, di debito, App e bonifici) e uno sulla lotteria degli scontrini.
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Bonus Bancomat 2020 come funziona: tutte le info utili su come richiederlo
L’approvazione con voto di fiducia del decreto agosto al senato ha portato una ventata di novità per consumatori e commercianti. Parliamo nello specifico del bonus bancomat, che prevede un rimborso del 10% di quanto speso in moneta elettronica, ma con requisiti ben precisi. Difatti servono almeno 50 transazioni effettuate in sei mesi (dal 1° dicembre 2020 al 31 maggio 2021), così da arrivare a spendere almeno 1.500 euro su base semestrale. Le spese dovranno essere effettuate fisicamente negli esercizi commerciali. Per questa ragione è escluso lo shopping su Internet, dove si paga perlopiù con mezzi digitali. Lo scopo della misura è quello di favorire, infatti, l’emersione di Iva, Ires e Irpef.
Requisiti ben precisi per ottenerlo: previsto anche un super cashback per gli acquirenti
È prevista anche l’eventualità di un «super cashback» (si parla di 3mila euro) per gli acquirenti che useranno maggiormente e per primi i mezzi di pagamento elettronici al di là del volume delle transazioni. Anche in questo caso, l’obiettivo del governo è l’anti-evasione. È nei piani pure un premio per i commercianti. Si tratta di una sorta di «bonus Pos», pari al 30% delle commissioni applicate alle transazioni digitali, ma solo se il fatturato annuo è inferiore a 400mila euro.
Chiudiamo con alcune informazioni di tipo pratico: come fare richiesta per il bonus? Il ministero dell’Economia è al lavoro con gli operatori di settore per cercare di far dialogare i loro sistemi di pagamento con la piattaforma PagoPA, che sarà utile per la rendicontazione delle transazioni e la creazione di un cortocircuito con le informazioni bancarie già in possesso dell’Agenzia delle Entrate. Probabile che si chieda agli interessati di iscriversi con Spid al portale IO, quello già impiegato per il bonus vacanze. Leggi anche l’articolo —> Bonus pc e tablet da 500 euro, chi può richiederlo: come funziona