Il Cts su violazione quarantena: almeno 3 milioni stanno infrangendo l’obbligo. Il Comitato tecnico scientifico ha lanciato l’allarme, riportato dal quotidiano La Stampa. Secondo i calcoli del Cts, almeno 3 milioni di italiani stanno violando la quarantena imposta dopo il contatto con un soggetto positivo. Visto il carico inaudito dei laboratori per elaborare tutti i tamponi richiesti, il Cts sta pensando di imporre una quarantena obbligatoria di 14 giorni in caso di contatto con un positivo. Infatti, il tracciamento dei contatti si rivela inutile se la quarantena preventiva non è rispettata.
>> Nuovo Dpcm, oggi la giornata decisiva: il governo cerca l’accordo con le regioni
Cts su violazione quarantena: i calcoli
In caso di contatto con un positivo al Covid, è obbligatorio rimanere in isolamento, anche se in attesa dell’esito del tampone. Tuttavia, i calcoli del Cts, che in questo ultimo mese si è concentrato sul nodo della quarantena, rivelano che moltissime persone stanno violando questo obbligo. Al momento in Italia risultano 331 persone positive in isolamento domiciliare. Per ciascuna di queste persone, almeno 10 contatti stretti dovrebbero essere in quarantena, secondo il Cts. A questi numeri, si dovrebbero aggiungere le persone in attesa dei tamponi. Si arriverebbe quindi a un totale di almeno 6 milioni di italiani che dovrebbero essere chiusi in casa in questo momento. Quelli segnalati dalle Asl sono molto meno, portando quindi a un totale di almeno 3 milioni di persone che starebbero trasgredendo all’obbligo di auto-isolamento.
Quarantena obbligatoria senza tampone: l’ipotesi del Cts
La pressione sui laboratori, che già causa quasi regolarmente ritardi, si rivelerebbe quindi pressoché inutile, considerando il numero di persone che starebbero violando l’obbligo di quarantena. Violazioni che poi, innescando un circolo vizioso, fanno aumentare la richiesta di tamponi, aggravando ulteriormente la pressione sulle Asl. “A questo punto sarebbe meglio imporre direttamente la quarantena di 14 giorni ai contatti stretti asintomatici, saltando il tampone finale, che mette sotto stress i laboratori che lavorano già al limite delle possibilità e che è di scarsa utilità, perché anche in caso di positività le evidenze scientifiche mostrano che dopo due settimane il rischio di contagiosità è praticamente azzerato”, è il commento del comitato tecnico scientifico riportato da La Stampa. Il Cts coglie l’occasione per ribadire ancora una volta che le sanzioni per chi viola la quarantena vanno da tre a sei mesi, e fino ad anni se si è stati dichiarati positivi al Covid. >> Tutte le news di UrbanPost