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Mamma positiva al Covid stringe a sé la figlia 19 giorni dopo il parto: «Che emozione»

17/11/2020 12:37 - Aggiornamento 17/11/2020 12:39

Oggi vogliamo condividere una storia a lieto fine, riportata da “Fanpage”. Protagonista Delizia, 37 anni, mamma positiva al Covid, che ha dovuto aspettare ben 19 giorni prima di vedere la sua bambina appena partorita all’ospedale Niguarda di Milano. La piccola, infatti, era stata trasportata in terapia intensiva neonatale. Un piccolo grande miracolo: la donna ha partorito, infatti, la figlia due mesi prima del termine e mentre aveva contratto il Coronavirus.

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Covid Italia, mamma positiva abbraccia la figlia nata prematura a 19 giorni dal parto

Le ha dato la vita, poi ha dovuto lasciare che i medici subito la portassero via, in terapia intensiva neonatale. Tutto per il suo bene, perché nessuno più di una madre sa cosa voglia dire fare dei sacrifici. Da qual giorno sono passati sei mesi: mamma Delizia e papà Stefano hanno gestito gravidanza e parto a maggio 2020, durante la prima ondata del virus. «Ero al settimo mese e la rotondità della pancia si stava giusto abbozzando leggermente. Ero convinta di avere ancora settimane, mesi davanti a me prima della nascita», ha raccontato la donna. Poi l’imprevisto: «Era la mattina del 12 maggio, all’improvviso le contrazioni. Erano le 5.45 del mattino quando siamo partiti da casa, alle 6.41 la piccola è nata a Niguarda. È stato tutto velocissimo e non c’è stato il tempo di rendersi conto di nulla. In sala parto infatti la piccola è stata subito assistita da un’equipe dedicata che l’ha messa nel lettino termico per portarla in terapia intensiva neonatale. Pensavamo di poterla vedere da lì a poco ma non è andata così», ha proseguito il papà. Delizia è stata infatti sottoposta al tampone ed è risultata positiva al Coronavirus.

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«Pensavamo di poterla vedere da lì a poco ma non è andata così», il racconto toccante dei genitori della bimba

«Siamo stati dimessi il giorno dopo e ci è stato spiegato che non potevamo accedere al reparto. Abbiamo compreso fin da subito che non poteva essere diversamente, certo è stato molto difficile ma tutto il personale medici e infermieri ci sono stati molto vicini. Ogni giorno ci inviavano continui aggiornamenti e ci inviavano foto e video della nostra piccola. Ogni piccolo passo avanti era documentato e inviato», hanno raccontato i genitori della piccola.  A prendersi cura di lei il direttore della terapia intensiva Neonatale del Niguarda, Stefano Martinelli. Il professore a “Fanpage” ha spiegato tutte le difficoltà del caso: «Si è trattato di un parto pre-termine avvenuto alla 32esima settimana di gravidanza, la piccola alla nascita pesava 1450 grammi. Viste le condizioni c’è stato bisogno di un supporto respiratorio non invasivo che si è protratto per una decina di giorni». Per fortuna la bimba non è risultata positiva al Coronavirus.

Covid Italia, mamma positiva stringe a sé la figlia nata prematura 19 giorni dopo il parto: «Che emozione»

«Sono stati giorni lunghissimi, infiniti. È stata veramente molto dura, oltre ai continui aggiornamenti dal reparto sono stata anche seguita per un supporto psicologico», ha dichiarato Delizia. Non è stato facile: «Ci siamo messi tutti d’impegno e poi c’era il latte da far arrivare in ospedale per la nostra piccola. Lo tiravo a casa e poi facevamo arrivare i contenitori in reparto tramite un’amica che ci faceva da corriere». Poi quell’abbraccio che spazza via ogni amarezza: «Ricordo chiaramente quella domenica non appena è arrivato l’esito negativo del tampone siamo corsi a Niguarda erano le dieci di sera. Finalmente l’abbiamo vista, era uno scriciolo nel suo lettino. È stata un’emozione travolgente. Dalle foto non ci rendevamo conto di quanto fosse piccola, l’incontro dopo 19 giorni ci ha fatto scoprire questo pulcino che era poco più grande della nostra mano. Solo vedendola ci siamo resi conto di essere diventati genitori», hanno raccontato commossi mamma e papà. Leggi anche l’articolo —> Un pianoforte in sala operatoria: il neurochirurgo che opera in “awake surgery”

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