Cantante, attore, conduttore televisivo, doppiatore, regista teatrale e showman, tutto questo è Massimo Ranieri, nome d’arte di Giovanni Calone. Come si fa a stringere in un articolo la lunga carriera di un artista eclettico che da oltre 40 anni lavora nel mondo dello spettacolo. Più di quattordici milioni di dischi venduti: 31 album (di cui 23 in studio, 4 live e 4 raccolte) e 36 singoli. Il successo nel 1970 a Canzonissima con “Vent’anni”, con cui si è classificato al primo posto; la consacrazione nel 1988 al Festival di Sanremo, dove vince con il brano Perdere l’amore.
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Massimo Ranieri: età, peso, altezza, carriera
Massimo Ranieri è nato a Napoli il 3 maggio del 1951. Quinto di otto figli, Gianni, come lo chiamavano in famiglia, è cresciuto nel Pallonetto di Santa Lucia, zona popolare dell’elegante quartiere napoletano di San Ferdinando. Abitava coi suoi in una casa modesta composta da un solo vano al 5° piano di un vecchio stabile. Già da bambino si guadagna da vivere facendo svariati lavori: garzone di panettiere, fattorino, commesso, barista e intrattenitore nelle cerimonie).
Nel 1964 viene scoperto da Gianni Aterrano, che comprende le possibilità della voce calda e intonata del ragazzo. «Un discografico mi notò, mi propose di incidere un disco e mi offrì un anticipo di 200 mila lire. Nessuno in famiglia aveva mai visto una cifra simile», ha raccontato l’artista. Aterrano lo fa diventare spalla di Sergio Bruni, facendolo partire, tredicenne, per gli Stati Uniti con il nome d’arte di “Gianni Rock”. Con quell’appellativo Ranieri si esibirà per la prima volta in palcoscenico all’Academy di Brooklyn, e con lo stesso pseudonimo incide i primi 45 giri per la Zeus. Poi il contratto con la CGD, che lo fa esordire a 15 anni, dapprima con lo pseudonimo Ranieri (nome scelto perché già impresso nella memoria della gente per il richiamo al principe Ranieri III di Monaco) a cui, dopo le prime incisioni, viene posto accanto Massimo. Non è che l’inizio di una strepitosa carriera, costellata di successi straordinari: nell’edizione di Canzonissima 1969 canta Rose rosse, ‘O sole mio e arriva al terzo posto con Se bruciasse la città. Ne ’70 esce il suo primo album Massimo Ranieri.
In gioventù tanti lavori, poi il successo internazionale: un artista eclettico, uno showman pieno di talento
Ma Ranieri deve parte della sua fama anche al piccolo e grande e schermo: a 18 anni, nel 1970, gira Metello diretto da Mauro Bolognini, con cui esordisce al cinema, su proposta del produttore Fausto Saraceni, che diede inizio alla sua carriera di attore. Nel film per la tv La sciantosa per la regia di Alfredo Giannetti è accanto ad Anna Magnani. Una pellicola che risveglia in lui l’anima partenopea, tant’è che l’anno dopo incide il suo primo album dal vivo ‘O surdato ‘nnammurato con canzoni del repertorio classico napoletano. L’evento viene registrato dal vivo al Teatro Sistina di Roma per la regia di Vittorio De Sica e ripreso dalle telecamere della Rai. È protagonista del telefilm Una città in fondo alla strada per la regia di Mario Severino, con Marisa Merlini e Scilla Gabel. Negli anni Ottanta l’incontro con Giorgio Strehler, che lo dirigerà ne “L’anima buona di Sezuan” di Bertold Brecht. Nel 1992 partecipa di nuovo al Festival di Sanremo con il brano Ti penso che sarà inserito nell’omonimo album, classificandosi al quinto posto. Nel 1996 e nel 2002 doppia Quasimodo per i film d’animazione Disney Il gobbo di Notre Dame e Il gobbo di Notre Dame II.
Negli ultimi anni Massimo Ranieri si è speso molto per la tv: su iniziativa del direttore di Raiuno Mauro Mazza, viene incaricato di dirigere e interpretare per la prima rete quattro commedie di Eduardo de Filippo. La prima, Filumena Marturano, va in onda il 30 novembre 2010; a essa sono seguite Napoli milionaria!, Questi fantasmi! e Sabato, domenica e lunedì. Nel corso del 2015, quarant’anni dopo l’uccisione di Pier Paolo Pasolini, ha interpretato quest’ultimo come protagonista del film di David Grieco La macchinazione. Ranieri è stato protagonista dello show di successo “Sogno o son desto”, che per gli ascolti ha avuto ben tre edizioni. Oggi l’artista è al timone di un nuovo programma, Qui e adesso, che dà il titolo al nuovo album, in onda su Rai Tre.
Massimo Ranieri vita privata: due le donne importanti
È alto 1,77 cm, pesa 71 kg. Della vita privata si sa che Massimo Ranieri è stato legato sentimentalmente a Franca Sebastiani (deceduta il 27 maggio 2015). Un amore importante da cui, il 6 luglio del 1971, è nata la figlia Cristiana Calone, con la quale il cantante per anni non ha avuto rapporti. Nel 2007, però, la decisione di riallacciare e presentarla al suo pubblico. In seguito la storia con l’attrice Barbara Nascimbene, deceduta il 17 settembre 2018. «Se n’è andata una donna e una mamma meravigliosa. Sono vicino alle sue splendide figlie con tutto il mio affetto. Ciao Barbara, non ti dimenticherò mai», ha scritto Ranieri sui social omaggiandola. Leggi anche l’articolo —> Massimo Ranieri e Tiziano Ferro padre e figlio: da dove nasce la leggenda sui due artisti