È stato ‘premiato’ con l’assunzione il ragazzo del Gambia che per anni ha stazionato davanti ad un supermercato di Crotone, fornendo assistenza ai clienti dell’esercizio commerciale. Il ‘regalo’, giunto proprio in prossimità del Natale, ha donato a Kemo, 40enne della Guinea Bisseau, profonda gioia. Migrato in Italia da circa sei anni, è stato assunto da qualche giorno come addetto allo scarico merci del supermercato calabrese innanzi al quale ha sostato per anni. “Sono troppo contento”, ha dichiarato a Fanpage.it che ha raggiunto i protagonisti della storia.
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Crotone, ragazzo assunto dal supermercato innanzi al quale stazionava: “Lavoro qui con un contratto, sono troppo contento”
“Sono tanti anni che sono qui in Italia, senza lavoro. – ha spiegato a Fanpage Kemo Darboe – Sono andato a Foggia, ho trovato solo lavoro in nero, paga bassa… Nient’altro. Adesso, la signora Anna Carolei ha deciso di aiutarmi. Lavoro qui con un contratto, sono troppo contento”. Anna Carolei, responsabile del punto vendita, dal suo canto ha affermato: “Tengo a precisare che non ha mai chiesto l’elemosina. Se qualcuno voleva dargli una mancia, lo ha fatto in maniera del tutto volontaria”. Arrivato in Italia dopo aver perso la moglie – morta durante il parto dell’ultimo dei suoi tre figli – Kemo ha deciso di affidare i bambini ad una sua amica in Gambia, aiutata dal fratello. Dopo qualche tempo in Italia, per il 40enne si era presentata però l’opportunità di trasferirsi in Germania e chiedere il ricongiungimento con i suoi figli. Una possibilità stroncata da una tragedia.
La tragedia prima del ricongiungimento con i figli
“Purtroppo, – ha raccontato la signora Carolei – quando tutta la documentazione era già pronta, gli è giunta una terribile notizia dal Gambia: i suoi due figli maggiori, di 9 e 12 anni, hanno perso la vita in un incidente occorso a un pulmino carretta. In Germania non gli avrebbero più dato la possibilità di rimanere. Quando me lo ha comunicato via social, gli ho detto: sarebbe opportuno che tu ritornassi qui, vedremo come aiutarti”. Tornato a Crotone, ha proseguito la Carolei, “stava fuori dal supermercato, anzi… Per motivi umanitari, con il caldo o con il freddo, invitavamo Kemo a stare dentro. Ha sempre goduto degli stessi diritti di tutti gli altri”. Fino al momento dell’assunzione da parte del proprietario della catena, Francesco Policastrese.
“Lo conosco da tanti anni, – ha detto l’imprenditore – è una persona a modo, ha sempre lavorato, ha sempre assistito i clienti… La gente lo cerca, è un ragazzo che si fa voler bene. Non mi aspettavo tutto questo clamore, – ha confessato – non credo di aver fatto nulla di eccezionale. Mi si è aperta questa opportunità, avevo bisogno di una mano in negozio e l’ho fatto lavorare”.
Crotone, la responsabile: “È un ragazzo per bene, invia denaro a suo figlio che sta frequentando una scuola inglese”
“È un ragazzo per bene. – ha affermato la responsabile del punto vendita – Paga le bollette giorni prima della scadenza, sempre puntuale nel pagamento dell’affitto. E poi invia denaro a suo figlio che sta frequentando una scuola inglese. L’anno scorso, in questo periodo, gli abbiamo offerto un viaggio per andare dal suo piccolo. È stato in Gambia poco prima che arrivasse il Covid, ha fatto appena in tempo”. “Ormai era diventato uno di noi, – ha concluso un collega, addetto come Kemo al magazzino – perché era sempre qui con noi, ci aiutava durante lo scarico merci, anche prima del contratto. Per me è un onore averlo con noi a lavorare”. >> L’infermiera Alivernini tra i primi a ricevere il vaccino allo Spallanzani: “E’ l’inizio della fine” dell’incubo