Crisi Governo Conte si dimette – Martedì 26 gennaio 2021. Il premier si recherà oggi al Quirinale per conferire con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Giornata cruciale per l’esecutivo Conte bis, dopo l’apertura della crisi di governo con le dimissioni delle ministre di Italia Viva. Per tutta la mattinata di ieri non si era fatto altro che parlare delle possibili ‘dimissioni-lampo’ del presidente del Consiglio. Strada in salita quella dell’Avvocato del Popolo che si era messo subito al lavoro dopo il sì del Senato (una fiducia striminzita) proprio per rendere la maggioranza più solida e ricompattare. Ma niente da fare…
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Crisi Governo Conte si dimette, il premier oggi al Quirinale: ecco cosa succede
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, salirà al Quirinale questa mattina. Dopo un passaggio in Consiglio dei ministri, convocato per le 9, il premier andrà dal Presidente della Repubblica per rassegnare le dimissioni. L’attuale maggioranza si schiera compatta con il premier ormai uscente. Il centro destra, invece, si riunirà con Salvini che è tornato a chiedere il voto. Berlusconi si affida alla saggezza del Capo dello Stato. «Nessuna trattativa è in corso, né ovviamente da parte mia, né di alcuno dei miei collaboratori, né di deputati o senatori di Forza Italia, per un eventuale sostegno di qualunque tipo al governo in carica. La strada maestra è una sola: rimettere alla saggezza politica e all’autorevolezza istituzionale del Capo dello Stato di indicare la soluzione della crisi, attraverso un nuovo governo che rappresenti l’unità sostanziale del Paese in un momento di emergenza oppure restituire la parola agli italiani». Queste le parole del leader di Forza Italia.
Crimi: «Il M5S è convintamente al fianco del presidente Conte in questo momento estremamente difficile per il Paese»
Vito Crimi ha espresso la sua vicinanza al premier: «Il M5S è convintamente al fianco del presidente Conte in questo momento estremamente difficile per il Paese. Siamo la colonna portante di questa legislatura: come sempre ci assumeremo le nostre responsabilità, avendo come riferimento il bene dei cittadini, e ci faremo garanti dei passaggi delicati che attendono la nostra Repubblica». Questo invece il tweet di Nicola Zingaretti del Pd: «Con Conte per un nuovo governo chiaramente europeista e sostenuto da una base parlamentare ampia, che garantisca credibilità e stabilità per affrontare le grandi sfide che l’Italia ha davanti». Leggi anche l’articolo —> Crisi Governo, Mentana: «Non è colpa di Renzi. Ecco quali sono i guai di Conte»
Ma cosa succede ora? Con le dimissioni ufficiali, dal Quirinale verrà avviata una serie di passaggi istituzionali per garantire la nascita in tempi brevi di un nuovo esecutivo. Il capo dello Stato dovrà cominciare un giro di consultazioni dei gruppi parlamentari. E non sarà semplice vista la sua agenda fitta di impegni, tra cui la cerimonia per le celebrazioni del Giorno della Memoria in programma mercoledì. Dopo le consultazioni, il presidente della Repubblica può decidere di conferire un mandato esplorativo ad una personalità istituzionale. Nel 2018 Mattarella conferì l’incarico ai presidenti di Camera e Senato. Ma oggi potrebbe anche scegliere di affidare il compito con riserva al premier uscente. Come pure potrebbe avviare proprie consultazioni. L’ultima spiaggia sciogliere le Camere e far andare il paese alle elezioni anticipate.