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Christine Lagarde: «Draghi rilancerà l’economia italiana con l’aiuto dell’Ue»

07/02/2021 10:35 - Aggiornamento 07/02/2021 10:40

Lagarde Draghi – 7 febbraio 2021. «L’Italia e l’Europa sono fortunate che Mario Draghi abbia accettato la sfida di aiutare a mettere fine alla crisi economica e sociale dell’Italia, in un momento in cui questa è il Paese dell’Eurozona colpito più duramente dalla pandemia». Così Christine Lagarde, presidente della Bce, sull’incarico a formare il governo dato al suo predecessore all’Eurotower. «Ho piena fiducia che Mario Draghi sarà all’altezza della sfida. Ha tutte le qualità che ci vogliono: ha la competenza, il coraggio e l’umiltà necessarie” per “far ripartire l’economia italiana con l’aiuto dell’Europa», ha affermato l’avvocatessa  in un’intervista al “Journal Du Dimanche”. 

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Lagarde draghi

Christine Lagarde: «Draghi rilancerà l’economia italiana con l’aiuto dell’Ue»

La Bce stima che nel 2021 il Pil dell’Eurozona «dovrebbe essere intorno al 4%, forse leggermente sotto. Rappresenterebbe comunque già una crescita molto significativa rispetto al crollo del Pil del 6,8% registrato nell’area dell’euro nel 2020». Sempre nell’intervista Christine Lagarde ha detto: «Tutto dipenderà dalla politica e dalle campagne di vaccinazioni. Dipenderà anche dalle misure economiche prese dai governi in risposta alle condizioni sanitarie».

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«La cancellazione dei debiti pubblici è impensabile»

«Alla Bce restiamo convinti che il 2021 sarà un anno di ripresa», ha sottolineato la Lagarde, che ha poi aggiunto: «La ripresa economica è stata ritardata ma non abbattuta. È ovviamente attesa con impazienza». E ancora: «Anticipiamo un’accelerazione intorno a metà anno anche se le incertezze persistono», ha detto la numero uno della Bce. «Non siamo al riparo di rischi ancora sconosciuti. Dobbiamo essere lucidi: non ritroveremo prima di metà 2022 i nostri livelli di attività economica pre pandemia». La Lagarde ha commentato anche l’appello lanciato da oltre cento economisti europei che chiedevano la cancellazione dei debiti pubblici detenuti dalla Banca centrale europea per facilitare la ricostruzione post-pandemia. Nell’intervista la 65enne parigina ha detto: «La cancellazione di questi debiti è impensabile. Sarebbe una violazione del trattato europeo che vieta in modo categorico il finanziamento monetario degli Stati. Questa regola costituisce uno dei pilastri fondamentali dell’euro. Il trattato europeo è stato accettato ed è stato ratificato liberamente e volontariamente dagli Stati membri dell’Ue». Leggi anche l’articolo —> Governo, Draghi: «I ministri li scelgo io», Pd e M5s spiazzati da Salvini

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