La polemica per il vaccino giunto tramite corsia preferenziale non è tardata ad arrivare sull’account social di Elisabetta Canalis: 42enne, sana e senza alcun ruolo tra le professioni sanitarie, l’ex velina sarda è riuscita, nonostante tutto, a ricevere il vaccino contro il Covid-19. In barba ad ogni priorità, Elisabetta è stata vaccinata a Los Angeles con tanto di richiamo e, naturalmente, condivisione Instagram. È stata proprio la soddisfazione social della velina a scatenare il putiferio.
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Elisabetta Canalis, il vaccino da privilegiata rivolta il social: come ha fatto?
“Sono grata a questo Paese – aveva scritto la Canalis nel giorno del richiamo del vaccino – per avermi dato la possibilità di vaccinarmi. La prossima settimana finalmente potrò riabbracciare mia madre che preferirei potesse essere qui al posto mio in questo momento”. Comunicando l’intenzione di rientrare in Italia per volare in Sardegna dalla mamma, Elisabetta ha di fatto sollevato un gran polverone. “Come hai fatto a farti vaccinare?”, la domanda giunge da un follower.
Non uno qualunque, ma un cittadino californiano sposato – come lei – con un medico. “Tutte le health insurances in California – spiega l’utente – in questo momento stanno vaccinando i settantenni. Tu hai 42 anni. Non sei nemmeno una essential worker. Quindi come hai fatto? […] A me la health insurance ha detto che devo aspettare come tutti. Quindi tu come hai fatto? Sarebbe cortese se ci dicessi come. Anche noi comuni mortali abbiamo genitori che aspettano di riabbracciarci in Italia”.
L’ex velina tenta di fornire una spiegazione: il follower non molla
La replica della Canalis non tarda eppure non suona affatto convincente: “Da qualche anno – spiega l’ex velina – sono titolare di uno spazio all’interno di un building medico al 95%. Lo spazio si trova nello stesso piano di uno studio radiologico e di un concierge doctor che ricevono pazienti ogni giorno. La legge prevede che tutti noi ci vacciniamo in quanto a contatto con chi visita la struttura per ragioni mediche. Abbiamo uno studio di Pilates che funziona e che ha dovuto vaccinare front desk e personale. Non medici quindi ma ‘comuni mortali’ come li chiami tu, che lavorano nello stesso piano in cui sono presenti pazienti”. Poi incalza giustificando il vaccino come “uno degli ultimi somministrati proprio perché non ho una presenza giornaliera come mio marito, gli infermieri, medici, personale di pulizia”.
“Ho ricevuto la mia dose – aggiunge dunque Elisabetta – perché mi è stato richiesto di farlo. Ti do un consiglio, ci sono molte persone della tua età e più giovani che semplicemente recandosi in alcune farmacie a fine giornata vengono vaccinate in quanto molte dosi rimarrebbero inutilizzate”. Ma, incallito, il seguace non tace: “Le ‘molte persone’ di cui parli tu sono rarissimissime eccezioni”, ribatte. “Qui in Bay Area si procede solo ed esclusivamente su appuntamento. Credo – conclude pungente – che ognuno debba comportarsi e fare scelte in base ai propri principi morali e tu sei comfortable ad utilizzare uno stratagemma molto discutibile per far passare una pseudo-titolare di un centro di pilates che si trova vicino ad uno studio di dottori come health worker, contenta tu”. >> Elisabetta Canalis svela passione “segreta”: «Così esalto il mio lato guerriero»