Il doodle Google oggi, 10 marzo 2021, celebra il 142° compleanno dell’epidemiologo cinese-malese Dr. Wu Lien-teh, che ha inventato una copertura chirurgica per il viso che è ampiamente considerata precursore della maschera chirurgica. Nel 1915 Wu fondò l’Associazione medica cinese, la più grande e antica organizzazione medica non governativa del Paese. Nel 1935 fu il primo malese nominato per il Premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina per il suo lavoro nel controllo della malattia polmonare. Gli sforzi di Wu non solo hanno cambiato la salute pubblica in Cina ma quella del mondo intero.
Doodle Google oggi Wu Lien-teh: chi è
Nel giorno del suo 124 compleanno, Google ha deciso di commemorare e celebrare il medico malese rinomato per il suo lavoro nella sanità pubblica e in particolare per la peste della Manciuria del 1910-1911. Wu Lien-teh nacque in Malesia, a Penang da padre immigrato da Taishan, Cina, e madre nata in Malesia. Aveva una grande famiglia composta da quattro fratelli e sei sorelle. Studiò presso la Penang Free School e frequentò il College Emmanuel di Cambridge dopo aver vinto la borsa di studio della regina.
Fu proprio al college che iniziò a dimostrare un talento brillante. All’università britannica vinse diversi premi e borse di studio che gli permettono di specializzarsi presso il Mary’s Hospital di Londra, la Liverpool School of Tropical Medicine, il Pasteur Institute e la Halle University e il Selangor Institute. Wu sposò Ruth Shu-chiung Huang e fece ritorno in Cina nel 1907. Proprio in questa terra, Wu visse la tragedia della morte della sua intera famiglia: la moglie e i tre figli. Durante l’invasione della Manciuria i giapponesi arrestarono il medico e lo accusarono di essere una spia cinese. Solo alcuni anni dopo nel 1937 durante l’occupazione giapponese di buona parte della Cina fu costretto a fuggire.
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L’invenzione della mascherina chirurgica
Una vita costernata di disavventure e ostacoli non fermò il genio di Wu. Nel 1910 Wu Lien-teh collaborò con il Ministero degli Esteri di Pechino per fare delle ricerche su una malattia sconosciuta che costò la vita al 99,9% delle vittime contagiate. Si trattava della peste polmonare della Manciuria e della Mongolia che uccise 60mila vittime, una delle più grandi pandemie della storia. Il medico malese fu tra i primi a condurre un’autopsia, all’epoca non ancora prevista in Cina, su una donna giapponese morta di peste. Proprio grazie ai risultati dell’autopsia, Wu scoprì che la pandemia si stava diffondendo per via aerea. Per questo motivo progettò delle mascherine chirurgiche che aveva visto utilizzare in Occidente.
Le prime mascherine chirurgiche nacquero dunque per vincere la peste della Manciuria. Non tutti accettarono però di buon grado l’invenzione del medico malese. Ad esempio Gérald Mesny, un medico francese, non volle indossare la mascherina. Questa scelta gli costò cara: infatti venne a contatto con la peste che lo uccise in pochi giorni. Le mascherine chirurgiche divennero l’arma per difendersi dalla peste. Le prime mascherine infatti furono un successo.>>Tutte le notizie