Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato mattinata un’ordinanza che dispone la stretta anche sui viaggi in Europa. L’ordinanza firmata prevede ora l’obbligo di eseguire due tamponi: tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni.
Viaggi in Unione Europea: quarantena e tampone
Continua a far parlare la polemica sui viaggi per le vacanze di Pasqua, resi possibili da una nota del Viminale. Via libera quindi alle vacanze pasquali all’estero, anche per turismo: è possibile raggiungere l’aeroporto anche in zona rossa per prendere un aereo anche senza comprovate esigenze di lavoro, salute o urgenza. Ma i confini regionali restano blindati, incluso l’obbligo di raggiungere le seconde case, facendo assai discutere.
Per evitare la fuga durante le vacanze di Pasqua, il ministro della Salute Roberto Speranza ha quindi firmato l’ordinanza che obbliga chi torna dall’Unione Europea a rispettare la quarantena al rientro per poi eseguire un altro tampone, dopo quello eseguito in partenza. Fino ad oggi, la normativa prevedeva semplicemente l’obbligo di tampone per i turisti al rientro da mete continentali. Pertanto i viaggiatori che arrivano o rientrano da Paesi dell’Unione europea dovranno fare un tampone in partenza, rispettare una quarantena di 5 giorni e sottoporsi a un ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni. Con un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza vengono estese anche ai paesi dell’Unione le regole già per i viaggi per i Paesi extra Ue.
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La delusione dei tour operator
Resta l’invito del ministro degli Esteri Luigi Di Maio agli italiani di rimanere a casa per le vacanze di Pasqua. Astoi Confindustria Viaggi, l’associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del tour operating italiano, in coro con tanti altri tour operators, commenta scoraggiato l’ordinanza. “Quarantena al rientro dall’Ue? Così abbiamo perso tutti – è il commento del presidente di Astoi Confindustria Viaggi Pier Ezhaya -. Francamente non vediamo il nesso di questa misura ‘sanitaria’ e non riusciamo a scollegarla dalle polemiche di questi ultimi giorni sul fatto che si possa viaggiare in alcuni paesi esteri per Pasqua. Perché quest’ordinanza non è stata fatta prima? Sembra voler dire: rendiamo più difficile andare all’estero… Anche noi tour operator siamo aziende italiane!”. E’ il commento riportato da Il Sole 24 Ore. >> Tutte le news di UrbanPost