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Covid, Vaia (Spallanzani): “Premiamo i cittadini, dopo Pasqua si riaprano almeno cinema e teatri”

30/03/2021 10:41 - Aggiornamento 30/03/2021 10:42

Riaperture aprile, “dobbiamo evitare che”, dopo Pasqua, sul fronte riaperture “ci sia un liberi tutti che ci faccia tornare indietro. Dobbiamo fare un’estate serena”. Ciò premesso Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Inmi Spallanzani di Roma, ritiene utile anche “premiare i cittadini per i loro sacrifici”. Per questo “penso che dovremmo ritornare a respirare la cultura, il cinema, il teatro – ha sottolineato questa mattina a “Non Stop News” su Rtl 102.5. (prosegue dopo la foto)

riaperture aprile

Vaia (Spallanzani): “I cinema io li riaprirei nelle condizioni nelle quali si sono tenute aperte le chiese”

“I cinema io li riaprirei nelle condizioni nelle quali si sono tenute aperte le chiese, per esempio, con sicurezza, prenotazioni, distanziamenti. Meglio fare 1.000 repliche anziché 20 e consentire a tutti di poter accedere”, sostiene il direttore dell’Istituto nazionale per le malattie infettive “Spallanzani” di Roma.

“Se Draghi ci dice che entro luglio arriveranno milioni di dosi” di vaccino anti-Covid “e ci sarà l’immunità di gregge, è una bella notizia”, ha osservato il medico. “Aspettiamo e vediamo se sarà così. Le strade sono tre: i vaccini, le terapie innovative a partire dagli anticorpi monoclonali che ci faranno fare tanta strada e, terzo, la nostra capacità di superare questa fase di depressione. Abbiamo bisogno di metterci tanta forza, tanto coraggio nell’applicare con determinazione le regole”.

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Riaperture aprile: “Per avere speranza bisogna avere spazi per premiare i sacrifici dei cittadini”

“Quello che vedo io – ha rilevato Vaia – è un’oscillazione che a volte mi preoccupa tra il pessimismo più cupo e l’ottimismo a volte immotivato”. Invece “c’è bisogno di equilibrio. Noi dobbiamo vaccinare le persone perché la vaccinazione riduce la mortalità, riduce quasi drasticamente il contagio e quindi questo è un percorso da seguire, con i cittadini che seguono le regole e fanno i sacrifici. Ma dobbiamo avere anche un’occasione di premialità – ha precisato – proprio perché la speranza è la terza arma che abbiamo”.

“Per avere speranza bisogna avere spazi di premialità”, ha ribadito il direttore sanitario dello Spallanzani: “Va bene la scuola e apriamola tutta quanta in sicurezza, però, aumentando gli spazi fisici, migliorando le condizioni di trasporto. Gli spostamenti restano un nodo cruciale e il Paese deve concentrarsi sul tema trasporti, la risposta deve essere corale”.