Su “Il Messaggero” l’intervista al ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, che ha illustrato il piano assunzioni 2021 del governo Draghi. L’economista veneziano intende rimettere mano a concorsi e contratti nel pubblico impiego: «Lo dico per due ragioni. La prima è perché per i contratti abbiamo i soldi, 6,8 miliardi stanziati dai precedenti governi. E di questo ne va dato atto. Ma soprattutto per il Next Generation Eu».
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Renato Brunetta e il piano assunzioni 2021: «Prima Sanità ed enti locali»
«Come si fanno a investire 200 miliardi in 5 anni se non hai un apparato dello Stato all’altezza di questa sfida straordinaria? E come si fa a reggere, una volta a regime? Per questo i miei primi tre atti sono stati il riavvio dei contratti, la firma del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e per la coesione sociale con i sindacati, e lo sblocco del turn over», ha dichiarato Renato Brunetta a “Il Messaggero”. «118.879 sono i posti già disponibili nella Pubblica amministrazione. Dietro una cifra apparentemente asettica ci sono nomi e cognomi, ci sono progetti di vita congelati a causa del virus. Sbloccare questi concorsi ci è sembrata la prima urgenza», ha rimarcato nell’intervista.
«Almeno 500 mila ingressi per cinque anni, 100 mila l’anno, pari al numero di dipendenti pubblici che andranno in pensione secondo le stime»
«Il nostro obiettivo è di garantire innanzitutto il turnover fisiologico: almeno 500 mila ingressi per cinque anni, 100 mila l’anno, pari al numero di dipendenti pubblici che andranno in pensione secondo le stime della Ragioneria generale dello Stato. Poi bisogna ragionare selettivamente sui settori che si sono maggiormente impoveriti negli ultimi dieci anni», ha spiegato Brunetta, che ha detto di voler ripartire da Sanità ed enti locali. Assunzioni garantite dal Recovery Plan? Il ministro non ha voluto sbilanciarsi: «È presto per dirlo. Dipenderà soprattutto dai progetti, bisogna avere la pazienza di attendere il piano definitivo. Quello che posso dire è che le procedure saranno rapide». Nel dettaglio: «Ci sarà un portale del reclutamento, una piattaforma a cui potranno rivolgersi le amministrazioni centrali e locali per simulare e prevedere lo stato del proprio fabbisogno professionale e per gestire le procedure concorsuali. Valorizzeremo dottorati, iscritti agli ordini professionali e ai centri di alta formazione. Sono assunzioni che si possono fare in 15 giorni». Leggi anche —> Pensioni statali il piano di Draghi e Brunetta che “mortifica” i dipendenti pubblici