Draghi Recovery Plan Ultime Notizie – Lunedì 26 aprile 2021. Il Presidente del Consiglio oggi sarà in Parlamento per le Comunicazioni in vista della trasmissione alla Commissione europea del Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza del governo. Il premier illustrerà le sei missioni del Recovery Plan (Digitalizzazione, Transizione Ecologica, Infrastrutture, Istruzione, Inclusione, Salute) con le relative riforme da portare avanti per rilanciare l’economia del paese.
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Draghi Recovery Plan: come saranno spesi i soldi
Il premier Mario Draghi, nel pomeriggio sarà alla Camera per presentare il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che entro questa settimana dovrà essere sottoposto all’attenzione della Commissione europea. Secondo i bene informati da Bruxelles sarebbe già arrivato l’ok generale alla bozza. Nella giornata di ieri il governo ha trasmesso il documento al Parlamento, ma è innegabile che i tempi per eventuali proposte e aggiustamenti siano stretti. Il Piano, come precisa una nota di Palazzo Chigi, “si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica”.
Il Recovery Plan prevede investimenti per 191,5 miliardi di euro, a cui vanno aggiunti 30,6 miliardi di risorse nazionali esito dello scostamento di bilancio. Per un totale di 222,1 miliardi. “Il Piano include inoltre un corposo pacchetto di riforme, che toccano, tra gli altri, gli ambiti della pubblica amministrazione, della giustizia, della semplificazione normativa e della concorrenza”, spiega Palazzo Chigi. E ancora: “È un intervento epocale, che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell’economia italiana, e accompagnare il Paese su un percorso di transizione ecologica e ambientale”.
La bozza del Pnrr, un «ambizioso programma di riforme»
I provvedimenti del Piano sono pensati soprattutto per giovani, donne e il Mezzogiorno (soprattutto per il tema “alta velocità”). Il Pnrr è articolato in sei diverse missioni. La prima, Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura, prevede investimenti per 49,2 miliardi di euro. Per la seconda, Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica, si è pensato di stanziare ben 68,6 miliardi. La terza missione, Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile, vede a disposizione 31,4 miliardi che serviranno a rendere più moderno il paese. Invece ad Istruzione e Ricerca, la quarta missione, destinati 31,9 miliardi di euro. La quinta, Inclusione e Coesione, può contare su 22,4 miliardi di euro. Per la sesta e ultima missione, la Salute, a disposizione 15,6 miliardi.
Il Pnrr comprende anche un “ambizioso programma di riforme” per attrarre gli investitori. Le Riforme dunque interesseranno la pubblica amministrazione e la giustizia; avverranno nella semplificazione normativa e nella concorrenza. “Il Pnrr avrà un impatto significativo sulla crescita economica e della produttività. Il governo prevede che nel 2026 il Pil sarà di 3,6 punti percentuali più alto rispetto allo scenario di base. Nell’ultimo triennio dell’orizzonte temporale (2024-2026), l’occupazione sarà più alta di 3,2 punti percentuali”, conclude Chigi. Leggi anche l’articolo —> Draghi presenta il Pnrr al Parlamento, piano da 221 miliardi: tutte le riforme