Montemurlo incidente in fabbrica. Una ragazza ha perso la vita mentre stava lavorando in uno stabilimento in provincia di Prato. Aveva solo 22 anni. La vittima è finita nell’ingranaggio dell’orditoio, macchina che permette di preparare la struttura verticale della tela che costituisce la trama del tessuto. La tragedia ha scosso i suoi colleghi e tutta la comunità.
Montemurlo incidente in fabbrica: la dinamica della tragedia
La vittima della tragedia sul posto di lavoro è Luana D’Orazio, 22enne di Pistoia. La ragazza aveva un figlio di 5 anni. La giovane operaia lavorava da un anno nell’azienda Orditura Luana. L’incidente è avvenuto poco dopo le 11.30 dentro la ditta a Oste di Montemurlo, in via Garigliano. Secondo una prima ricostruzione, la 22enne sarebbe rimasta impigliata nel rullo del macchinario a cui stava lavorando venendo poi trascinata. Accanto a lei c’era un collega, girato di spalle: quando si è voltato ha visto quello che era successo, ma ha riferito di “non aver udito grida di aiuto”.
Il collega di Luana ha subito chiamato i soccorsi. Sul posto sono arrivati oltre ai vigili, carabinieri e sanitari. Ma per Luana non hanno potuto fare nulla. I tecnici della Asl Toscana centro hanno posto sotto sequestro macchinario che ha portato via Luana. Inoltre stanno svolgendo delle indagini per la verifica dei dispositivi di sicurezza. Gli ispettori del lavoro dell’Asl vogliono capire se si sia trattato di un errore umano o di un mancato rispetto delle norme di sicurezza. La magistratura ha disposto l’autopsia.
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Montemurlo incidente in fabbrica: lo sgomento per l’incidente
Questo è il secondo episodio di morte in fabbrica del 2021 in Toscana. Il 2 febbraio Sabri Jaballah, 23 anni, aveva perso la vita schiacciato da una pressa a Montale. I sindacati Cgil, Cisl e Uil di Prato, non vogliono che queste tragedie passino inosservate e stanno organizzando una “forte azione di mobilitazione” per venerdì. “Morire così non è accettabile”, ha affermato il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri. “Un’altra tragedia che ci addolora, ora basta”, ha detto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra.
“E’ inconcepibile continuare a morire sul lavoro. È ancor più inaccettabile la morte di lavoratori giovanissimi, oggi di una giovanissima madre”. Lo scrivono in un comunicato Cgil, Cisl e Uil e Filctem, Femca Uiltec di Prato che aggiungono. “Chiedere sicurezza è come abbaiare alla luna”, dicono i colleghi del sindacato Uiltec. Anche il governatore della Toscana Eugenio Giani ha espresso la sua tristezza per l’accaduto. “Non si può morire sul lavoro a nessuna età”, questa tragedia “chiama ancora una volta alla responsabilità di tutti”.>>Tutte le notizie