La riforma degli ammortizzatori sociali «sarà pronta per i primi di luglio, ma servirà un confronto con il Mef per trovare le risorse». A dirlo il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, in un’intervista per la trasmissione ’30 minuti al Massimo’ riportata sulla ‘Stampa’ in edicola oggi. «Il confronto sull’impianto della riforma si concluderà a fine mese o all’inizio di luglio, poi bisognerà avviare una discussione con il ministero dell’Economia, per reperire le risorse necessarie ad attivare i vari strumenti», ha spiegato il ministro del lavoro e delle politiche sociali nel governo Draghi.
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Il ministro Orlando: «La riforma degli ammortizzatori sociali al via da luglio 2021»
«L’idea è quello di un sistema di tutela universale, costruire un meccanismo di cassa integrazione che tenga conto delle dimensioni dell’impresa e della specificità dei settori, che sia uno strumento non solo di integrazione al salario, ma anche di carattere formativo», ha chiarito Orlando. «Stesso discorso per la disoccupazione, da collegare alle politiche attive del lavoro: non si deve aspettare la fine della Naspi per mettere in moto meccanismi di ricollocazione. Insomma, strumenti diversi per dare un ammortizzatore re a tutti, questa è l’ambizione», ha affermato il ministro. Sul blocco dei licenziamenti «la partita non è stata persa». Da qui l’avvertimento al leader della Lega Salvini: «Non bisogna fare tattica politica sulla vita delle persone».
«Il premier Draghi è l’unico profilo capace di tenere insieme una maggioranza così ampia»
«La mia posizione e quella del Pd è che più strumenti abbiamo per gestire questo passaggio e renderlo graduale e meglio è. Serve che maturi una precisa volontà politica, col consenso di tutta la maggioranza. In caso contrario, gestiremo questo passaggio con gli strumenti di cui disponiamo. Io non sono innamorato di questa misura, a mio avviso si poteva fare in modo più selettivo fin dall’inizio», ha detto Orlando. A proposito del governo, invece, il ministro ha detto: «L’obiettivo è arrivare a fine Legislatura, per mettere in sicurezza almeno la fase di partenza del Recovery. Il premier Draghi è l’unico profilo capace di tenere insieme una maggioranza così ampia». Leggi anche l’articolo —> Salvini in ansia per il sorpasso della Meloni? Retroscena sulla Federazione del Centrodestra