«In fondo è solo un trucco», dice Jep Gambardella ne “La Grande Bellezza” di Sorrentino e ognuno ha i suoi. Anche il portiere dell’Inghilterra, Jordan Pickford, che è apparso teso per tutta la partita contro gli Azzurri, ne aveva in serbo uno per difendersi dagli avversari. Questi ha provato ad ipnotizzare di volta in volta i nostri rigoristi, riuscendoci peraltro con Belotti e Jorginho. Ma non è bastato: la sua preparazione, o forse dovremmo dire lo «stratagemma», non è servito.
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Pickford e lo stratagemma contro gli Azzurri ai rigori: gli appunti segreti erano sulla borraccia
Dopo aver assistito ad Italia – Spagna, probabilmente Jordan Pickford era ossessionato all’idea di finire il match ai calci di rigore. Si era preparato per bene agli eventuali penalty, ma non è servito per nostra fortuna. L’estremo difensore aveva preso degli appunti in modo dettagliato, ma per timore di dimenticare qualcosa, magari per via dell’ansia da prestazione, aveva deciso di appuntare qualche informazione preziosa sulla sua borraccia. Eh già, proprio così. Come scrive “Il Corriere dello Sport”: “Il portiere ha ripetuto anche in questa occasione l’escamotage utilizzato ai Mondiali 2018, quando l’Inghilterra aveva battuto la Colombia ai rigori, proprio grazie alle sue parate (come quella su Bacca). Pickford ha fatto lo stesso a Wembley, controllando di volta in volta la sua borraccia, dove era segnato un elenco di tutti i giocatori dell’Italia, con alcuni oscurati e altri no”. A ben guardare le immagini si vede, infatti, un foglio attaccato alla sua bottiglia d’acqua.
Non è bastato: Italia Campione d’Europa
Il numero 1 dell’Everton aveva fatto ricorso allo stesso trucco impiegato durante la partita contro la Colombia ai Mondiali di tre anni fa. Secondo quanto rivelato in Inghilterra da “Sportsmail”, le note di Pickford comprendevano anche istruzioni per il resto della squadra italiana, incluso un appunto su Jorginho e la rincorsa “saltellante” che avrebbe potuto ingannarlo. E la strategia stava per funzionare, ma Pickford non aveva calcolato le “sbavature” dal dischetto dei suoi compagni, che hanno consegnato la vittoria nelle mani degli Italiani. Come pure il portiere non aveva considerato la bravura di Donnarumma («E che parate», ha osservato il premier Draghi ricevendo gli Azzurri a Palazzo Chigi, strappando un sorriso a tutti i presenti) e il cuore dei nostri campioni. Leggi anche l’articolo —> “Kiricocho”, cosa vuol dire la maledizione di Chiellini prima del rigore di Saka