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Antonello Venditti bullizzato fino ai 16 anni: «Ho pensato al suicidio. Il ddl Zan ce l’ho dentro»

24/07/2021 12:27 - Aggiornamento 24/07/2021 12:30

«Sono stato un adolescente molto solo, bullizzato fino a 16 anni. Ero talmente complesso e complessato che ho rischiato il suicidio molte volte. Le canzoni sono nate da quel dolore. Adesso ho conquistato tante cose nella mia vita, innanzitutto una certa sicurezza psicologica e spirituale, ma in fondo sono sempre lo stesso». Così Antonello Venditti in un’intervista a “La Stampa”. Il noto cantautore romano, nell’attesa di esibirsi dal vivo in tutta Italia con “Unplugged special 2021”, ha ammesso di non aver vissuto una fanciullezza facile.

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Antonello venditti

Antonello Venditti bullizzato fino ai 16 anni: «Ho pensato al suicidio. Il ddl Zan ce l’ho dentro»

«Prendo questi concerti come un dovere civile, innanzitutto verso tutti quelli che lavorano nel mondo dello spettacolo, che sono stati così duramente provati dal lockdown e non hanno lavorato per mesi. E poi per il pubblico, per ridare alla fisicità l’importanza che ha. Naturalmente con la massima attenzione alla sicurezza», ha dichiarato a “La Stampa” Antonello Venditti, parlando degli imminenti live. «Cantare è un modo per esprimere me stesso e la mia diversità. Non so far altro che parlare di me», ha spiegato l’artista sottolineando l’importanza della musica nella sua vita. «Volevo morire. Devi essere molto forte dentro, credere in te stesso e credere in quello che sei, io sono convinto che si suicidano solo i giusti, quelli che hanno ragione. I colpevoli sono più furbi, magari tentano il suicidio ma poi sopravvivono. A volte basta una parola per continuare a vivere. Ecco perché c’è bisogno di amici, di una società che si interessi di te anche se sei piccolo. Ci vorrebbe un amico, sempre», ha affermato Venditti parlando dell’adolescenza faticosa.

Antonello Venditti

«Nel mio profondo sono un anarchico, per me conta il mio diritto naturale, la mia coscienza»

Qualche parola infine sul ddl Zan: «Non ho bisogno di sottoscrivere il decreto Zan: ce l’ho dentro. Nel mio profondo sono un anarchico, per me conta il mio diritto naturale, la mia coscienza. Non ho bisogno di regole. Ma mi rendo conto che in questi tempi confusi c’è bisogno di atti formali che ribadiscano la civiltà. Mi sembra così normale che mi pare assurdo doverlo scrivere in una legge». Leggi anche l’articolo —> Perché Antonello Venditti porta gli occhiali da sole? C’è un motivo preciso

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