Di fronte alle ultime drammatiche notizie che arrivano da Kiev non si può non pensare a cosa potrebbe accadere in Ucraina e nel resto del mondo in caso di “vittoria” della Russia. Spari sono stati uditi nel quartiere degli edifici governativi dove si teme ora per il presidente Zelensky e la sua famiglia. «Sono i giorni più bui della storia europea. Zelensky voleva parlarmi, ma non sono riuscito a contattarlo», ha detto commosso nell’informativa alla Camera il premier Mario Draghi, che ha condannato l’attacco di Putin. L’esercito ucraino ha riferito che un gruppo di spie e sabotatori russi è stato avvistato in un distretto di Kiev a circa 5 chilometri a nord del centro della città.
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Cosa succede se vince la Russia in Ucraina? Le conseguenze per l’Occidente
Cosa potrebbe succedere se la Russia sconfiggesse l’Ucraina? Quali sono le condizioni? E le conseguenze per l’Europa e Nato? Il tema è stato preso di petto da una lunga analisi di «Foreign Affairs», che è stata ripresa stamani sul «Corriere della Sera». In sostanza ci si potrebbe confrontare con un’evoluzione simile a quella della Siria nel 2015. Scrive la rivista americana: «Per la Russia, la vittoria in Ucraina potrebbe assumere varie forme. Come in Siria,non deve necessariamente risultare in una soluzione sostenibile. Potrebbe comportare l’installazione di un governo compiacente a Kiev o la divisione del paese. In alternativa, la sconfitta dell’esercito ucraino e la negoziazione di una resa dell’Ucraina potrebbero trasformarla effettivamente in uno stato fantoccio». Qualora la Russia dovesse riuscire a raggiungere i suoi obiettivi politici in Ucraina con mezzi militari, l’Europa non sarà più quella che era. Oramai è chiaro. «L’Ue e la Nato non avranno più la capacità di politiche ambiziose oltre i propri confini», si legge sul «Foreign Affairs».
«Le guerre vinte non sono mai vinte per sempre»
«L’Occidente cercherà di imporre sanzioni radicali, che la Russia probabilmente parerà con misure informatiche e ricatti energetici, date le asimmetrie economiche», si rileva. Ma problemi ci saranno per l’Ue e gli Usa anche sul fronte interno: «Attraverso metodi anche sporchi, la Russia coglierà qualsiasi opportunità per influenzare l’opinione pubblica e le elezioni nei paesi europei. La Russia sarà una presenza anarchica, in ogni caso di instabilità politica europea». Senza contare il tema dei rifugiati in arrivo dall’Ucraina, che «esacerberà l’irrisolta politica migratoria dell’Ue e fornirà terreno fertile per i populisti». È vero però che «la Russia può sventrare l’Ucraina sul campo di battaglia. Può rendere l’Ucraina uno stato fallito. Ma può farlo solo perseguendo una guerra criminale e devastando la vita di uno stato-nazione che non ha mai invaso la Russia». Tuttavia gli occidentali possono fare la differenza, proprio per via della loro stessa storia: «Attraverso le loro alleanze e il sostegno al popolo ucraino, gli Stati Uniti e l’Europa possono incarnare l’alternativa alle guerre di aggressione e all’etica del potere. Agli sforzi russi per seminare il disordine possono essere contrapposti gli sforzi occidentali per ristabilire l’ordine. L’Occidente può mettersi dalla parte della decenza e della dignità in questo conflitto. Le guerre vinte non sono mai vinte per sempre. Spesso il tempo sconfigge i paesi che vincono le guerre sbagliate». Leggi anche l’articolo —> Cos’è la legge marziale approvata dall’Ucraina: l’annuncio di Zelensky