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Vittorio Feltri e la lettera a Fedez: «Fai a pugni con la sfiga, pensa che io ho il cancro»

19/03/2022 12:22 - Aggiornamento 19/03/2022 12:27

Ha spiazzato tutti ancora una volta tutti Vittorio Feltri, a cui vanno i nostri sinceri auguri di pronta guarigione. Il giornalista bergamasco ha provato a consolare Fedez, apparso giorni fa commosso sui social per una malattia recentemente diagnosticata, affidando a «Libero Quotidiano» una lettera pubblica. Feltri ha parlato così per la prima volta della sua guerra personale contro un cancro scoperto poche settimane fa: “Io ho molte opinioni ma non ne condivido neanche una, quindi non posso concordare con le tue. Ciò non mi impedisce di avere simpatia per te, per cui sento di confidarmi su un tema che ci accomuna. Quello della salute perduta”. 

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Vittorio Feltri e la lettera a Fedez: «Fai a pugni con la sfiga, pensa che io ho il cancro»

«Fedez, fregatene, pensa che io ho il cancro». Questo è il titolo del lungo articolo uscito su «Libero» con cui Vittorio Feltri ha risposto al cantante e rapper, che ha raccontato la sua malattia su Instagram. Il direttore editoriale di «Libero» ha rivelato di essere ammalato di cancro e di essersi sottoposto il primo marzo scorso a un intervento chirurgico. “Io ho 78 anni, non ho mai avuto disturbi. Ogni 24 mesi mi sottopongo ad esami di laboratorio voglio controllare che tutto vada bene. I responsi sono sempre andati bene, polmoni perfetti nonostante fumi da secoli come una ciminiera, fegato in ordine benché trinchi qualche bicchiere, perfino il cervello – e il particolare è sorprendente – funziona a meraviglia. Ma l’ultima verifica con la tac, metodo di contrasto dalla testa ai piedi, mi ha riservato una sorpresa spiacevole”, ha raccontato Vittorio Feltri.

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La rivelazione mai fatta prima

“Referto: nodulo al petto, parte sinistra (la sinistra mi è sempre stata sulle palle). Per me la parola nodulo non significava niente. Non mi sono spaventato. Ma la mia chirurga, una bella ragazza, mi ha detto che bisognava approfondire. Va bene, approfondisci e non rompermi. Svolto l’accertamento con un ago, il medico, Paola Martinoni, emette la sentenza: cancro, bisogna intervenire col bisturi. Lei è una chirurga oltre che essere bona, e il primo di marzo mi trovo in sala operatoria, mezzo biotto, pieno di vergogna. Anestesia totale, quindi il risveglio. Nessun dolore. Mi riportano in camera sveglio ed entra nella stanza un cameriere che mi porge una coppa di champagne offerto dalla équipe medica”, ha scritto nel suo editoriale.

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Vittorio Feltri malattia, la scoperta fatta qualche settimana fa

Nelle battute conclusive il direttore ha spiegato come stanno le cose adesso: “Uscito dalla clinica mi sono recato al giornale, sedendo alla scrivania dove mi trovo pure in questo momento che ti scrivo. E ho lavorato come sempre senza confidare niente a nessuno. Non ne ho sentito il bisogno. Invece ora dico chiaramente a te e a tutti che ho il cancro, perché mai dovrei dichiararlo a bassa voce, in fin dei conti la mia non è una malattia venerea”. Infine il messaggio caloroso al rapper: “Caro Fedez uno come te non ha peli sulla lingua e ha il diritto di esprimere i suoi timori e le sue ambasce. Ti prego, non farti intimidire dal morbo col quale hai iniziato una battaglia che potrai vincere con l’aiuto di Sanculo. Non deprimerti, i malanni fanno parte della natura che è nostra nemica, dobbiamo batterla con la volontà, una risorsa personale che non abbisogna della pietà di chi ci guarda con commiserazione per prevalere sulla sventura. Non sono capace di consolarti, caro Fedez, però ti segnalo che io del mio tumore me ne sbatto i co*lioni. Brutta frase, ma vera. Finché starò al mondo litigherò con chiunque, perfino col cancro. Dammi retta, non piangere, fai a pugni con la sfiga, avrai ragione tu”. Con quel suo solito modo di fare schietto. Leggi anche l’articolo —> Feltri e l’amicizia con Oriana Fallaci: «Prima di morire voleva parlarmi con urgenza»

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