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Biglietti aerei, Ryanair contro le agenzie online: rincari fino al 180%

16/01/2024 19:45 - Aggiornamento 17/01/2024 13:24

Sono molteplici le variabili che incidono sul costo dei biglietti aerei, e tra queste va considerato anche il fenomeno della “pirateria commerciale”. L’abnorme incremento dei prezzi dei voli, con rincari addirittura sino al 180% laddove si prenoti da smartphone o pc attraverso le varie agenzie di viaggio online, ha infatti scatenato la “guerra” tra Ryanair e i siti cosiddetti aggregatori delle offerte. Il Corriere della sera ha, dunque, cercato di fare chiarezza e, analizzando decine di opzioni, ha scoperto che i voli nazionali e intra-europei risultano effettivamente più cari su buona parte delle online travel agency (Ota) rispetto a quanto è possibile pagare sui siti web delle compagnie. (Continua a leggere dopo la foto)
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La crociata di Ryanair

La scelta del posto, il bagaglio a mano, la possibilità di voli combinati per andata e ritorno o di prenotare, contestualmente, una stanza d’albergo sono le possibilità che offrono le agenzie online. In maniera ingannevole, come emerge dall’inchiesta dello stesso quotidiano milanese, giacché sostengono di abbattere i costi, laddove risulta l’esatto contrario. Particolarmente Ryanair, la più importante tra le compagnie low cost, da mesi denuncia la pirateria commerciale di questi siti. La compagnia irlandese ha appena pubblicato una nuova edizione del suo rapporto sulla presunta pirateria di questi intermediari: secondo il vettore, eDreams “è il numero uno nel mese di gennaio, facendo pagare ai clienti il 125% in più (26,99 euro) per un posto che costa solo 12 euro su Ryanair.com”. E dunque, “Ryanair chiede ancora una volta ai governi britannico e irlandese e alle agenzie dei consumatori dell’UE di agire per vietare questa pirateria su Internet e le palesi vendite abusive contro i consumatori”, ha aggiunto Elena Cabrera, country manager della compagnia aerea. Il problema interesserebbe anche altre agenzie di viaggio online, come Volagratis, Kiwi o eDreams. (Continua a leggere dopo la foto)

La “repressione”: i siti di viaggi non mostrano più Ryanair

Sicché è partita una sorta di repressione: siti come Booking, Kiwi e Kayak hanno smesso di proporre i biglietti aerei di Ryanair. La cosa non preoccupa affatto la compagnia, che anzi parla di una scelta “gradita”. Dall’inizio di dicembre, dunque, la maggior parte delle più grandi online travel ha improvvisamente rimosso i voli Ryanair dalla vendita sui loro siti web. La compagnia iralndese pare sola in questa battaglia: i diretti concorrenti low cost, infatti, possono così “rubare” passeggeri alla low cost irlandese. Procedendo simultaneamente ma da due computer diversi, il confronto del Corriere della sera è stato effettuato in parallelo sui siti web delle aviolinee e delle agenzie di viaggi online, analizzando lo stesso volo, nello stesso momento di prenotazione, con gli stessi servizi, ovvero lo stesso posto scelto e lo stesso peso del bagaglio in stiva. (Continua a leggere dopo la foto)

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Il punto dei costi extra

A pesare molto sono soprattutto gli extra. La scelta del posto, un optional a pagamento offerto anche dai vettori “tradizionali”, con le agenzie di viaggi online viene pagato, in media, oltre il doppio: ad esempio è il caso del + 113% sul volo Milano-Catania. Se sul suo sito easyJet vende l’assegnazione dei sedili “standard” a 15,98 euro (andata e ritorno), eDreams e Kiwi quegli stessi posti, su quello stesso volo e lo stesso giorno, li mette in commercio rispettivamente a 44,74 e 44,78 euro, cioè il 180% in più della low cost. Circa il bagaglio in stiva, quello da 10 chili è in vendita su Wizz Air a 25,96 euro – entrambe le direzioni –, ma la stessa voce su eDreams è più cara del 63%, su Kiwi del 150% e su Volagratis del 166%. Un discorso analogo riguarda la combinazione dei viaggi, ovvero scegliere e prenotare differenti vettori per l’andata e per il ritorno. “È inaccettabile – secondo una fonte Ryanair interpellata dal Corriere – che i pirati delle agenzie di viaggi online continuino a ingannare e ad addebitare somme ingiustificate o inventate a consumatori inconsapevoli per servizi inesistenti”. (Continua a leggere dopo la foto)

La replica delle agenzie online

Le agenzie online, però, si difendono: “La nostra funzione di ricerca visualizza informazioni sui voli provenienti da centinaia di compagnie in tutto il mondo, in modo che i nostri clienti abbiano una visione chiara del mercato, compresi i voli diretti”, ha riferito un portavoce di Kiwi.com al Corriere. E ancora: “Non è corretto fare confronti diretti tra le agenzie di viaggio online e le compagnie, poiché i servizi forniti da queste aziende sono diversi”. Infine: “Le Ota sono rivenditori e, come tutti gli altri, consentono ai consumatori di accedere a una vasta gamma di prodotti e servizi in un unico portale. È del tutto normale che i prezzi siano diversi tra i rivenditori, e questo vale per tutti i settori”.

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