Vai al contenuto

Agenzia delle Entrate Riscossioni: come annullare il debito

09/10/2023 12:05

Molte persone, nel corso della propria vita, si ritrovano ad avere troppi debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossioni per diverse ragioni.

Spesso, al di là della motivazione, la sensazione di sentirsi sommersi da continue richieste di pagamento si rivela angosciante e opprimente.

Cerchiamo, dunque, di capire se esistono modalità e procedure che possono aiutare a uscire da una situazione debitoria.

Cosa sono i debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossioni?

Prima di esplorare le soluzioni, è fondamentale comprendere esattamente di cosa stiamo parlando.

I debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossioni emergono nel caso in cui ci siano somme dovute a seguito di accertamenti fiscali, omessi pagamenti di imposte o sanzioni per mancata dichiarazione.

Quando questi si accumulano, possono avvolgere il debitore in uno stato di ansia e desolazione, spalancando le porte a continui problemi che affliggono la sua vita.

Tuttavia, nel momento in cui si riceve una cartella esattoriale, è bene prestare attenzione al contenuto.

Questo perché, in alcuni casi, è possibile che ci venga inviata una richiesta di pagamento non dovuta.

Nel gergo comune chiamata “cartella pazza”, tale richiesta fa riferimento a debiti che abbiamo già pagato, a somme calcolate con degli errori o addirittura a cifre che non dobbiamo affatto pagare.

Di conseguenza, è fondamentale contestarla scegliendo una di queste tre strade:

  • Chiedere la sospensione della riscossione all’Agenzia delle Entrate Riscossioni
  • Chiedere l’annullamento all’ente creditore che sta contestando il debito
  • Chiedere l’annullamento al Giudice.

Cosa succede a chi ha debiti con Equitalia (ora Agenzia delle Entrate Riscossioni)?

Avere debiti con Equitalia (ora Agenzia delle Entrate Riscossioni) significa ritrovarsi ad affrontare situazioni davvero spiacevoli e delicate.

Dal pignoramento del conto corrente, a quello dello stipendio e della pensione, al fermo amministrativo dell’auto o al pignoramento dei propri immobili.

È quindi essenziale conoscere i propri diritti e gli eventuali rimedi per evitare di entrare in un tunnel senza uscita.

È possibile patteggiare con l’Agenzia delle Entrate Riscossioni?

Nel momento in cui si sono accumulati diversi debiti, sono in tanti a chiedersi se è possibile fare un saldo a stralcio con l’Agenzia delle Entrate Riscossioni.

E cioè trovare un accordo tra debitore e creditore per decurtare il debito e saldarlo con un pagamento forfettario.

La verità è che questa strada non è affatto percorribile, in quanto ci troviamo di fronte a un ente pubblico.

Di conseguenza, la possibilità di patteggiare con l’Agenzia delle Entrate Riscossioni è esclusa a priori.

I debiti con Equitalia (ora Agenzia delle Entrate Riscossioni) vanno in prescrizione?

Per diversi anni, abbiamo assistito a una grande confusione riguardo ai tempi di prescrizione delle cartelle esattoriali.

La realtà è che ogni debito ha una durata specifica di prescrizione: l’Iva e l’Irpef si prescrivono dopo 10 anni, l’Imu o i contributi Inps/Inail dopo 5, e il bollo auto dopo 3 anni.

Tuttavia, è fondamentale sapere che questi tempi possono essere interrotti.

Ad esempio, se l’Agenzia delle Entrate Riscossioni ti invia una raccomandata in cui ti chiede di pagare il debito, questa semplice operazione rinnova la scadenza.

Sebbene la situazione possa sembrare complicata, ci sono professionisti esperti e specializzati in grado di chiarire ogni singolo aspetto.

Legge contro il sovraindebitamento: ecco la soluzione per uscire da una situazione debitoria

La Legge 3/2012 – conosciuta anche come “legge salva suicidio” o “legge anti suicidi” – è un testo emanato 11 anni fa con lo scopo di restituire dignità al cittadino in difficoltà.

Da luglio 2022 è stata riformulata e inserita nel Nuovo Codice per la Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, questa legge ha l’obiettivo di offrire una seconda possibilità a chi si trova in una situazione di sovraindebitamento.

Ma come funziona nello specifico?

Lo scopo principale della legge è preservare e tutelare la dignità della persona, tramite una serie di procedure volte a cancellare il debito.

Grazie alla legge salva suicidi è possibile:

1. La ristrutturazione del debito del consumatore

Questa opzione è destinata a coloro che hanno accumulato debiti in veste di consumatore.

Consente di presentare un piano di rientro al giudice che, se approvato, permetterà al debitore di gestire i suoi debiti in modo sostenibile, proteggendolo da ulteriori conseguenze legali.

2. Concordato minore

Questa opzione è riservata a chi ha debiti legati a un’attività imprenditoriale, come professionisti o imprenditori minori.

L’obiettivo è raggiungere un accordo con i creditori, attraverso una negoziazione, per stabilire un piano di pagamento che soddisfi entrambe le parti.

3. Liquidazione controllata

Qui, le proprietà del debitore sono messe in vendita per soddisfare i debiti.

Qualsiasi pagamento rimanente dopo la vendita diventa inesigibile, liberando di fatto il debitore.

Quindi, quest’ultimo mette a disposizione quello che può, anche se di valore bassissimo.

E, con quel poco che si ricava, viene liberato definitivamente con l’esdebitazione, che adesso è automatica alla fine della procedura.

In conclusione, la legge salva suicidi non è solo una normativa finanziaria, ma una dichiarazione di umanità.

Il suo scopo principale non è solo proteggere gli individui dal sovraindebitamento, ma garantire che ogni persona possa vivere con dignità e speranza, indipendentemente dalle sfide economiche che potrebbe incontrare.

In un mondo in cui le pressioni finanziarie possono schiacciare persino gli individui più forti, è essenziale avere leggi come questa per assicurare un futuro migliore a tutti.

Problemi con Equitalia (ora Agenzia delle Entrate Riscossioni): a chi rivolgersi?

Se hai troppi debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossioni, la prima domanda che potresti porti è: “problemi con Equitalia: a chi rivolgersi?”.

Prima di tutto, è importante restare calmi.

Ricorda che ci sono esperti e professionisti che si occupano esclusivamente di questi casi e che possono offrire una guida dettagliata su come gestire la situazione.

Legge3.it, ad esempio, è un vero e proprio punto di riferimento per chi desidera una soluzione definitiva ai propri problemi fiscali.

Dal 2016, è specializzato nelle procedure contro il sovraindebitamento e da 4 anni ha ottenuto il prestigioso bollino “servizio sicuro verificato” promosso da “Il Salvagente”, attestato che ne conferma l’affidabilità e la serietà.

Ma cosa rende Legge3.it così unico?

La risposta risiede nell’approccio professionale e meticoloso adottato da questi professionisti.

Con un tasso di successo delle procedure contro il sovraindebitamento riguardanti la Legge 3/2012 pari al 100%, il segreto del loro successo è nell’aggiornamento costante.

Ogni membro dello staff, infatti, è in continua formazione, con webinar settimanali e riunioni di formazione in presenza ogni mese.

Questo garantisce che ogni caso venga gestito con la massima competenza e in linea con le ultime normative.

E la sicurezza del cliente è sempre al primo posto.

Prima di avviare qualsiasi procedura, Legge3.it offre una consulenza specialistica al potenziale cliente, permettendogli di comprendere la propria situazione in relazione alla normativa.

Questo approccio, oltre a tutelare il debitore, assicura che qualsiasi procedimento legale intrapreso vada a buon fine.

E con la garanzia “soddisfatti o rimborsati”, ogni cliente può avvicinarsi a Legge3.it con fiducia, sapendo che il suo interesse è al centro di ogni decisione.