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Alberto Zangrillo: «Locatelli sconcertato? Io riporto la realtà dei fatti»

01/06/2020 09:35 - Aggiornamento 01/06/2020 09:41

«Sono molto dispiaciuto che Locatelli sia sconcertato. In medicina non esistono punti di vista e chi dice che il mio è un punto di vista sbaglia prospettiva. Io riporto la realtà dei fatti», questa la replica dura affidata all’Adnkronos del prof. Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano. Dichiarazioni quelle dell’anestesista che arrivano a seguito delle polemiche suscitate dall’intervento a ‘Mezz’ora in più’: «Il virus dal punto di vista clinico non esiste più. Circa un mese fa sentivamo epidemiologi temere per la fine del mese e inizio giugno una nuova ondata e chissà quanti posti di terapia intensiva da occupare. In realtà il virus dal punto di vista clinico non esiste più. Questo lo dice l’università Vita e Salute San Raffaele, lo dice uno studio fatto dal virologo direttore dell’Istituto di virologia, il professore Clementi, lo dice il professor Silvestri della Emory University di Atlanta», erano state le parole di Zangrillo al programma di Rai Tre.

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alberto zangrillo

Alberto Zangrillo: «Locatelli sconcertato? Io riporto la realtà dei fatti»

Anche alla sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, che ha manifestato il timore che gli italiani possano essere fuorviati da certe esternazioni sulla persistenza del virus, Zangrillo ha voluto rispondere: «Rassicuro la sottosegretaria Zampa. Non ho detto che da domani ci possono essere gli assembramenti. Ho detto che sarà opportuno essere cauti per un certo periodo. D’altronde, il viceministro Sileri, che parla la mia stessa lingua, sa che parlo a ragion veduta», ha insistito il professore, che ha concluso: «Se l’infettivologo Matteo Bassetti, dell’ospedale San Martino di Genova, la pensa come me una ragione ci sarà…». Bassetti, lo ricordiamo, all’ultima puntata di ‘Non è l’Arena’ ha detto: «Non credo che Zangrillo abbia voluto dire che è tutto finito. Ha voluto parlare di quello di cui ci siamo accorti noi clinici. La gravità dell’infezione è cambiata, non sappiamo perché. C’è meno carica virale, il virus può essere mutato. Oggi chi arriva al pronto soccorso arriva in condizioni meno gravi. Non fa meno male perché siamo più bravi ad affrontarlo e non c’entra nemmeno il fatto che i malati arrivino prima». 

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La dura replica del Comitato Tecnico Scientifico dopo l’intervento a ‘Mezz’ora in più’ del direttore della terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano

Le affermazioni di Alberto Zangrillo a ‘Mezz’ora in più’, com’era facile immaginare’, nelle ultime ore hanno scatenato molte reazioni contrarie, in particolare da parte di membri del Comitato tecnico scientifico. «Non posso che esprimere grande sorpresa e assoluto sconcerto per le dichiarazioni rese dal professor Zangrillo con frasi quali il ‘virus clinicamente non esiste più’ e che ‘terrorizzare il Paese è qualcosa di cui qualcuno si deve prendere la responsabilità’», il commento a caldo di Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità. Non meno dura la posizione di Luca Richeldi, direttore di Pneumologia al Policlinico Gemelli di Roma e membro del Comitato tecnico-scientifico, che senza citare direttamente Zangrillo, ha dichiarato: «Il virus circola ancora ed è sbagliato dare messaggi fuorvianti che non invitano alla prudenza. È indubitabilmente vero e rassicurante il fatto che la pressione sugli ospedali si sia drasticamente ridotta nelle ultime settimane. Non va scordato che questo è il risultato delle altrettanto drastiche misure di contenimento della circolazione virale adottate nel nostro Paese». leggi anche l’articolo —> Coronavirus, i numeri di oggi: i malati scendono a poco più di 42mila