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“Alfredino – Una storia italiana”, Anna Foglietta: «Perché non ho incontrato Franca Rampi»

21/06/2021 12:33 - Aggiornamento 21/06/2021 12:42

A quarant’anni dalla tragedia di Vermicino, la storia di Alfredino Rampi viene raccontata in una miniserie tv. Si intitola “Alfredino – Una storia italiana” e andrà in onda su Sky il 21 e il 28 giugno. Prodotta da Sky e da Marco Belardi per Lotus Production (società di Leone Film Group) e visibile su Sky Cinema e in streaming su Now, la fiction, diretta da Marco Pontecorvo (“Nero a metà”, “L’oro di Scampia”), ha per protagonista Anna Foglietta. L’attrice, che non è nuova a ruoli di donne tanto forti, in un’intervista concessa a “Leggo” ha svelato qualche retroscena. Non è stato facile accostarsi ad un personaggio come quello di Franca Rampi.

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Anna Foglietta

“Alfredino – Una storia italiana”, Anna Foglietta: «Perché non ho incontrato Franca Rampi»

«Nell’81 ero troppo piccola per capire e poi ricordare, ma non ho voluto vedere le immagini di repertorio: dovevo costruire una distanza dalla storia vera», ha esordito Anna Foglietta, che ha svelato anche di non essersi confrontata con la madre di Alfredino. «Non ho incontrato Franca Rampi per rispetto della sua volontà, ma credo che mi abbia sempre tenuto per mano. La stimo infinitamente, in quei giorni era la mamma di Alfredo e di tutti», ha confidato l’attrice. La Foglietta non ha nascosto i suoi timori nel prendere parte ad un progetto così delicato: «Ero molto preoccupata perché sentivo una responsabilità gigantesca per questo ruolo. Come cittadina ancor più che come attrice. Poi un giorno un vicino di casa che aveva saputo che avrei fatto Franca Rampi mi ha detto che sua mamma andava a messa con Franca e ha aggiunto: ‘Tu lo puoi fare, perché hai un cuore grande come lei’. Questo mi ha commosso, mi ha fatto dire ‘lo posso fare davvero’».

alfredino Anna Foglietta

«Questa serie ha un grandissimo pregio: non spettacolarizza il dolore»

A proposito di “Alfredino – Una storia italiana” Anna Foglietta ha voluto infine precisare: «Questa serie ha un grandissimo pregio: non spettacolarizza il dolore. Il bambino non si vede mai e quando il dolore è troppo forte la macchina da presa si allontana, quasi si abbassano i volumi per far rientrare quel dolore in una dimensione privata. Ma se c’è qualcosa che ci consente di elaborare davvero questo grave lutto collettivo è il fatto che sia stato funzionale alla nascita di un organo importante come la Protezione Civile, che non sarebbe stata creata in tempi così rapidi senza la tenacia della signora Franca Rampi, mossa da quel dolore». Leggi anche l’articolo —> Anna Foglietta età, marito, figli, altezza e peso dell’attrice

alfredino Anna Foglietta