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Antonio Logli «ha ucciso Roberta Ragusa, non ci sono altre verità»: parla l’avvocato Gentile

22/07/2020 19:19 - Aggiornamento 22/07/2020 19:22

Antonio Logli tenta la carta della Corte Europea a cui ha già presentato ricorso contro la condanna a 20 anni di reclusione inflittagli in via definitiva per il delitto della moglie. Il presunto avvistamento in Liguria di Roberta Ragusa tra «Gli elementi sui quali fondiamo il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo e l’istanza di revisione del processo per dimostrare l’innocenza di Antonio Logli», ha detto la criminologa Anna Vagli, consulente della difesa.

Antonio Logli «ha ucciso Roberta Ragusa»

L’avvocato Nicodemo Gentile: «Solo falsità»

L’avvocato Nicodemo Gentile, presidente dell’Associazione Penelope nonché avvocato della parte civile nel caso Ragusa, si è espresso in merito. Interpellato dal settimanale Giallo, riguardo al presunto avvistamento della donna in Liguria ha detto: «Il fascicolo d’inchiesta è pieno di segnalazioni, lettere anonime e indicazioni di veggenti che consigliavano dove andare a scavare per trovare il corpo della donna. Il fatto oggettivo è che Roberta non è mai stata trovata. Il dato inconfutabile, per chi ha studiato le carte, è che Logli ha ucciso sua moglie. Non esiste un’altra verità».

Antonio Logli «ha ucciso Roberta Ragusa»

«Antonio Logli ha ucciso Roberta, non ci sono altre verità»

Eppure su quel presunto avvistamento in Liguria verte il ricorso in Corte Europea diLogli. Roberta Ragusa «È stata avvistata da una persona che porteremo come
testimone per chiedere la revisione del processo», ha ribadito la criminologa Anna Vagli, incaricata da Logli di condurre accanto all’avvocato Enrico De Martino le nuove indagini difensive.

Una mossa che non è piaciuta affatto all’avvocato Gentile, secondo cui siffatte illazioni – bollate come «falsità» – sono offensive per la famiglia di Roberta Ragusa. «Pensare che Roberta si stia spostando in diverse regioni italiane, o addirittura all’estero, è un’offesa a chi si è occupato del caso, alla dignità della vittima e a quella di tutti i suoi
familiari […] È un diritto di ciascun condannato poter provare a ribaltare il verdetto, ma è un dovere dello stesso condannato portare di fronte ai giudici degli elementi seri».

L’avvocato Nicodemo Gentile chiama in causa anche Daniele e Alessia Logli, figli di Roberta. «In questo caso penso anche ai figli: se fosse davvero così, perché non sono ancora andati a cercare la loro mamma? Lo stesso Logli non ha mai mosso un dito» (Fonte settimanale Giallo). Potrebbe interessarti anche —> Antonio Logli incontra in carcere la criminologa Anna Vagli: intervista esclusiva di UrbanPost

 

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