Vai al contenuto

Antonio Tizzani assolto, ma la Procura fa ricorso in Appello: chiesta acquisizione delle sue interviste in tv

12/05/2021 12:41 - Aggiornamento 12/05/2021 12:45

Antonio Tizzani ultime notizie: la procura di Bergamo insiste: «Dirimente il Dna sul taglierino». Il pm Laura Cocucci, titolare delle indagini sull’omicidio di Gianna Del Gaudio, avvenuto la notte del tra il 26 e il 27 agosto 2016, spiega così i motivi del suo ricorso contro la sentenza emessa lo scorso 23 dicembre dalla Corte d’Assise di Bergamo e che, appunto, ha assolto l’imputato “per non aver commesso il fatto”.

L’ex insegnante 63enne fu sgozzata in casa. Il delitto si consumò nella villetta di piazza Madonna della Nevi a Seriate, in casa c’era suo marito il quale ha sempre negato ogni addebito. La pubblica accusa invece è convinta della sua colpevolezza, e non crede affatto che un misterioso uomo incappucciato si sia introdotto in casa per sgozzare la moglie e poi fuggire via nel buio della notte.

La Procura contro Antonio Tizzani «Il Dna sul taglierino è da considerarsi prova»

La difesa di Tizzani era riuscita a smantellare con forza l’unico grave elemento indiziario che aveva portato alla incriminazione del ferroviere in pensione. Il suo Dna sulla lama del taglierino arma del delitto. Sangue anche della vittima su quel cutter, trovato dentro il sacchetto delle mozzarelle della cena in famiglia di quella sera, nascosto sotto una siepe a qualche isolato di distanza dalla scena del crimine.

L’assoluzione di Tizzani è arrivata per l’assenza di prove a suo carico. Per la Corte, quindi, quello dell’accusa era solo un debole indizio, non sufficiente per condannare l’imputato. La pm Cocucci nel suo ricorso in Appello rivendica invece l’assoluta validità probatoria di quel Dna, tanto che in primo grado aveva chiesto addirittura l’ergastolo per Antonio Tizzani. All’uomo era stato imputato anche il reato di violenze domestiche reiterate nel tempo ai danni della moglie.

Tizzani assolto per mancanza di prove: la Procura passa al contrattacco

La Scientifica aveva isolato il suo profilo genetico tra l’impugnatura e la lama del taglierino dopo che l’arma era stata smontata. Per il pm deve essere ritenuta prova e non semplice indizio. A questa va aggiunto tutto il corollario di ulteriori indizi “precisi e concordanti” che corroborano la succitata prova genetica.

Ovvero le dichiarazioni dei testimoni, in particolare di due ragazze che la notte dell’omicidio avevano sentito la voce di Tizzani inveire, durante un litigio, contro una donna (presumibilmente sua moglie).  Urla agghiaccianti fino a poco prima che Gianna Del Gaudio fosse sgozzata. Si aggiunga la ‘traballante’ versione data dall’imputato secondo cui un uomo incappucciato, di cui la magistratura inquirente in anni di indagini non ha trovato la benché minima traccia, avrebbe sgozzato la moglie senza un perché. Quell’incursione notturna in casa, infatti, non è avvenuta a scopo di rapina.

antonio tizzani serial killer

Le interviste rilasciate in tv potrebbero diventare un’arma contro Tizzani

Una ricostruzione secondo l’accusa piena di incongruenze, e decisamente inverosimile. La pm lo sottolinea nel suo ricorso in Appello: quello di Gianna Del Gaudio deve essere qualificato come un femminicidio. Un delitto consumatosi al culmine dell’ennesimo maltrattamento subito dalla vittima. A corroborare questa tesi anche le diverse intercettazioni ambientali fatte a Tizzani da cui si dedurrebbe la sua responsabilità omicidiaria. La pm ha altresì chiesto che siano acquisite come documenti le numerose videoregistrazioni delle interviste di Tizzani rilasciate a mezzo stampa in tutti questi anni. Potrebbe interessarti anche —> Antonio Tizzani assolto con formula piena: non ha ucciso la moglie Gianna Del Gaudio