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Autostrade, Tomasi indagato per attentato alla sicurezza e frode: l’Ad di Aspi “avrebbe chiarito”

10/07/2020 09:16 - Aggiornamento 10/07/2020 09:26

Autostrade, Tomasi indagato per attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture – venerdì 10 luglio 2020. Duro colpo per l’ad di Autostrade Roberto Tomasi che, secondo quanto riportato da “Repubblica”, risulterebbe iscritto nel registro degli indagati dalla magistratura di Genova. L’inchiesta sarebbe nata per alcuni pannelli anti-rumore installati sulla A12 che poi sarebbero stati a rischio distacco“Da responsabile della progettazione e della installazione” delle barriere antirumore lungo la rete autostradale italiana Tomasi, scrive “Repubblica”, “aveva partecipato al Comitato Grandi Opere che aveva deliberato l’acquisto e la messa in opera delle strutture fonoassorbenti”.

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 Tomasi indagato

Autostrade, Tomasi indagato per attentato alla sicurezza e frode: l’Ad di Aspi “avrebbe chiarito”

“Aveva promesso a Francesco Cozzi, procuratore capo di Genova, che avrebbe fatto smontare nottetempo 500 chilometri di barriere antirumore a rischio crollo. Così è stato. Ma Roberto Tomasi, attuale amministratore delegato di Autostrade, non poteva ‘smontare’ il passato”, comincia così l’articolo di Giuseppe Filetto e Marco Preve pubblicato su ‘Repubblica’. L’attuale amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, iscritto nel registro degli indagati nell’inchiesta sui pannelli fonoassorbenti sistemati su tutta la rete autostradale del paese.

Il manager non è coinvolto per la carica di Ad, che ricopre dall’inizio del 2019, ma per la sua presenza nel «comitato nuove opere». Un organo che aveva il compito di valutare gli investimenti prima che questi arrivassero al tavolo del consiglio di amministrazione. Come spiega ‘Il Secolo XIX’ il suddetto “comitato aveva deciso l’acquisto di una maxi partita per circa 30 milioni di pannelli anti rumore da posizionare ai lati dell’autostrada che poi, secondo l’accusa, si sono dimostrati pericolosi”. Per questa ragione alla fine dello scorso anno il sostituto procuratore Walter Cotugno aveva notificato un avviso di garanzia a tutti i membri del gruppo.

Tomasi indagato

La posizione del manager di Autostrade alleggerita dopo l’interrogatorio

L’iscrizione degli indagati è definita dagli inquirenti «un atto dovuto» proprio per dare la possibilità alle persone coinvolte di chiarire la propria posizione. Nel fascicolo figurerebbero anche i nomi di Antonino Galatà, ex amministratore delegato di Spea, Michele Donferri Mitelli, ex responsabile nazionale delle manutenzioni di Autostrade, Marco Vezil, responsabile verifiche tecniche di transitabilità di Spea, Paolo Berti, direttore Operation di Aspi. Gli stessi indagati, come scrive ‘Fanpage’, “del filone principale dell’inchiesta, quello relativo al crollo del Ponte Morandi e dei falsi report”. 

Nel gennaio scorso Tomasi è stato sentito dal Pubblico Ministero come persona sottoposta ad indagini e ha deciso di rispondere, specificando il suo ruolo. Dopo l’interrogatorio, sempre secondo quanto riportato dal ‘Il Secolo XIX’, la posizione del manager di Autostrade si sarebbe alleggerita. Possibile quindi che nei confronti di Roberto Tomasi indagato per attentato alla sicurezza dei trasporti e frodi in pubbliche forniture venga formulata nei prossimi mesi una richiesta di archiviazione. leggi anche l’articolo —> Autostrade, oggi si decide per la revoca o per il controllo pubblico