Vai al contenuto

Avi Schiffmann, 17enne rifiuta 8 milioni di dollari per il suo sito di tracciamento Covid-19

19/05/2020 13:14 - Aggiornamento 19/05/2020 13:19

Coronavirus Ultime News – 19 maggio 2020. Avi Schiffmann, 17 anni, originario dello Stato di Washington, è diventato famoso in tutto il mondo per il suo sito di tracciamento del Covid-19, creato già a dicembre del 2019, aggiornato ora per ora, diffuso ovunque, che conta oltre 30 milioni di utenti al giorno. Ma il ragazzo non è un imprenditore: il business non è il suo mestiere. Lo studente non sarebbe affatto disposto a cedere alle lusinghe del denaro. 

leggi anche l’articolo —> Trump, Coronavirus: «Prendo l’idrossiclorochina contro il Covid»

avi schiffmann

Avi Schiffmann, 17enne rifiuta 8 milioni di dollari per il suo sito di tracciamento Covid-19

Avi Schiffmann, studente dello Stato di Washington, ha solo 17 anni. La sua popolarità è legata al portale ncov2019.live, sito che in tempo reale monitora i casi di contagio da Coronavirus. In molti si sono interessati al suo progetto, ma il giovane non ha intenzione di cedere la sua creatura. Secondo quanto riferito dai media americani il 17enne avrebbe rifiutato 8 milioni di dollari. La ragione? «Non voglio approfittarne», ha detto il giovane, che avrebbe rifiutato anche ad un posto di lavoro alla Microsoft e ad investimenti pubblicitari. «Ho solo 17 anni, non mi servono 8 milioni di dollari, non voglio diventare uno speculatore. Molti mi dicono che rimpiangerò questa decisione, ma ho altri piani per il futuro», ha dichiarato alla stampa Avi Schiffmann.

avi schiffmann

«Non voglio diventare uno speculatore, non voglio approfittare», le dichiarazioni alla stampa

Ma è consapevole il ragazzo dell’importanza del suo sito? Dei vantaggi? Da che è online ncov2019.live, che riporta statistiche divise per paesi, grafici, mappe e numeri di morti e contagi, è stato visitato da oltre 700 milioni di utenti unici. Anziché affidarsi alle entrate pubblicitarie, Schiffmann ha preferito aprire una sottoscrizione volontaria. Lo fa per mantenere la sua autonomia, un modo per non diventare schiavo del business. «Spero che in futuro strumenti come questo vengano creati direttamente dall’Organizzazione mondiale della Sanità. La responsabilità di creare questi ‘tool’ non dovrebbe essere di un ragazzino a caso, ma delle persone che si occupano per lavoro di statistiche», ha detto il giovane in un’intervista di qualche tempo fa. leggi anche l’articolo —> Vaccino per il Coronavirus, stimoli della Fed e riaperture: Wall Street vola