Dell’affaire Black Lives Matter, il movimento sviluppatosi all’interno della comunità afroamericana statunitense, in risposta agli omicidi delle persone di colore da parte delle forze di polizia e contro le politiche discriminatorie ai danni della comunità nera, si comincia a parlare anche nel nostro paese. Sul tema è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
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Black Lives Matter, Noury (Amnesty): «L’Italia si inginocchierà solo perché lo farà il Belgio»
Riccardo Noury, portavoce del reparto italiano dell’ONG internazionale Amnesty International, ospite della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus, si è espresso sulla questione “Black Lives Matter”. «I calciatori italiani si inginocchieranno ma solo perché lo farà il Belgio. È una spiegazione bizzarra. Non solidarizzare con una causa, è un autogol di comunicazione enorme. Per quanto se n’è parlato e per come se n’è parlato è un gesto che ormai non ha più alcun significato. Ricordiamo che questo gesto di inginocchiarsi nasce negli Usa contro il razzismo e per ricordare la modalità di blocco a terra dei poliziotti nei confronti degli afroamericani come George Floyd. È una causa giusta, forse un po’ di sforzo in più per immedesimarsi in quello che vivono altre persone sarebbe opportuni, anche perché pure in Italia qualche episodio di razzismo lo vediamo», ha dichiarato l’attivista Noury.
Andrew Howe: «Io penso che questi gesti, soprattutto se compiuti da persone molto popolari, possano cambiare la cultura»
Secondo Andrew Howe, velocista italiano di origini statunitensi, ha spiegato che la BLM riguarda solo l’America. «In Italia abbiamo una questione di ragazzi e ragazzi di seconda generazione, nati in Italia che non hanno la cittadinanza, anche questo potrebbe essere un motivo per solidarizzare con la causa. Io penso che questi gesti, soprattutto se compiuti da persone molto popolari, possano cambiare la cultura», queste le parole del lunghista, detentore del record italiano sia outdoor che indoor del salto in lungo. Leggi anche l’articolo —> Chi è Matteo Pessina, vita privata e carriera: tutto sul calciatore italiano