Rimesso in gioco dal Decreto Ristori ter, il bonus spesa per la famiglia è tornato a fornire un sostegno economico ai nuclei in difficoltà: il nuovo fondo da destinare ai Comuni è stato stanziato in 400 milioni di euro e la pubblicazione del provvedimento in Gazzetta ufficiale permette agli aventi diritto di presentare formalmente richiesta.
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Bonus spesa famiglia: chi decide sull’assegnazione
Pensato per offrire un aiuto alle famiglie in difficoltà, il bonus spesa verrà erogato attraverso un vero e proprio “buono” da utilizzare per l’acquisto di generi di prima necessità. Le risorse ‘affidate’ ai singoli Comuni saranno distribuite dagli stessi previa individuazione dei nuclei più bisognosi. Saranno, dunque, le sole amministrazioni comunali a definire requisiti e criteri per l’assegnazione dei bonus spesa in base all’ordinanza n. 658 della Protezione Civile. Ogni comune dovrebbe provvedere a mettere a disposizione un modulo di autocertificazione, attraverso il quale richiedere il bonus spesa. Nel modello si dovrà comunicare la composizione del proprio nucleo familiare nonché l’indicazione sull’eventuale percepimento di altre forme di sostegno come il reddito di cittadinanza.
A quanto ammonta e come viene erogato
Il bonus spesa può variare da un minimo di 300 euro ad un massimo di 500. La decisione sull’importo da erogare varierà in base alla composizione della famiglia. Le somme ricevute potranno essere utilizzate all’interno degli esercizi commerciali inseriti nell’elenco che ogni Comune provvederà a pubblicare all’interno del proprio sito istituzionale. In alternativa, ogni amministrazione potrà optare per la consegna della spesa a domicilio per gli aventi diritto. >> I regali di Natale si comprano online